Catanzaro, il campo di Pontegrande è inagibile? Si gioca lo stesso. Il mistero della "custodia" comunale

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  16 novembre 2019 16:52

Cosa c'è di male in una partitella fra amici al campo di Pontegrande a Catanzaro? Al di là dello spirito amatoriale d'altri tempi, la decina di persone che in queste ore sta giocando a calcio nella struttura di via Genovese (vedi foto e video) probabilmente non dovrebbe essere proprio lì. Il campo, di proprietà comunale, è da tempo senza un gestore. Una decina di giorni fa la Giunta ha deliberato la concessione dell'impianto per 13 anni ad un'associazione sportiva che si è impegnata ad effettuare dei lavori di riqualificazione. Il contratto ancora non è stato sottoscritto. Dunque, al momento, il campo di via Genevose è nella piena disponibilità del Comune, che ne è anche il custode (del campo e degli spogliatoi all'interno). 

L'accesso dovrebbe essere in teoria inibito perché come risulta dalla stessa delibera di Giunta della concessione: "Il campo da gioco non è dotato di alcuna omologazione sportiva né di agibilità; Il campo da tempo inutilizzato e chiuso al pubblico". Evidentemente, quest'ultimo aspetto è stato aggirato. Alcuni testimoni sul posto riferiscono che il cancello d'ingresso (e gli stessi spogliatoi) erano regolarmente aperti. Non è chiaro se aperti con le chiavi della struttura. Di certo la custodia da parte del Comune non ha funzionato. Non solo perché a causa delle carenze strutturali della struttura dovrebbero essere evitate le attività sportive non si sa autorizzate da chi, ma anche perché nelle more del perfezionamento del contratto con il futuro gestore l'ente municipale dovrebbe evitare potenziali danneggiamenti in grado di far cambiare lo stato dei luoghi sulla base del quale sono stati presentati progetti del futuro concessionario. Non è il primo episodio di partite non autorizzate al campo di Pontegrande. Qualche mese fa, fu celebrato un memorial (mai autorizzato) che finì anzitempo per l'intervento degli agenti della Digos. Dopo quella vicenda il settore comunale dello sport e quello del patrimonio avevano assicurato che avrebbero vigilato e garantito rigidamente la custodia dell'impianto. Oggi non è stato così.  

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