di MARCO VALLONE
Il Ministero dell'Università e della Ricerca ha selezionato il Conservatorio di musica Tchaikovsky tra le 12 realtà (7 Università e 5 AFAM) che parteciperanno, nel Padiglione Italia, ad Expo 2025 ad Osaka, in Giappone, in programma tra il 13 Aprile e il 13 Ottobre 2025. All'esposizione universale, in cui l'Italia sarà presente con il tema “L'Arte rigenera la vita”, prenderanno parte “circa 160 nazioni, nella favolosa valle di Osaka – ha dichiarato il direttore del Conservatorio, Valentina Currenti -, Non solo, ma si prevedono circa 30 milioni di visitatori, soprattutto provenienti ovviamente dal Giappone e dall'Asia in generale”.
Questa mattina, durante una conferenza stampa a Catanzaro, presso Palazzo Stella, è stato presentato il progetto elaborato dal Conservatorio per l'occasione. Sono stati presenti all'appuntamento, oltre al direttore del Conservatorio, anche l'assessore regionale alla cultura, Caterina Capponi; il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso; l'assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi.
“Grazie alla lungimiranza dei miei colleghi del Conservatorio (il maestro Danilo Gatto, il maestro Filippo Arlia, il maestro Spaccarotella) e del mio consiglio accademico, oggi rappresentato dal maestro Franco Villella, abbiamo partecipato a questo avviso del 14 Febbraio 2024 – ha affermato Valentina Currenti -, che ha reso ammissibile il progetto fino ad arrivare alla bellissima notizia del 15 Ottobre: il decreto per l'assegnazione di 155mila euro per questo progetto che realizzeremo. E' stato considerato innovativo grazie alla multidisciplina di cui è munito (design, moda e musica) e grazie anche alla collaborazione di altri enti: noi siamo capofila, però collaboreremo con il Teatro della Tosse di Genova, il Teatro Politeama di Catanzaro, l'università di Bologna, l'istituto di design di Perugia e Castelfidardo. Realizzeremo un'opera, l'Orfeo ed Euridice di Claudio Monteverdi, un concerto che abbiamo rappresentato diverse volte anche qui in Calabria, in tutta Italia e nel mondo: lo rappresenteremo anche ad Osaka. Verrà inoltre predisposta un'esposizione di 60 strumenti circa, tra i quali il bandoneon di Astor Piazzolla, che appartiene al Conservatorio Tchaikovsky, e gli esemplari di fisarmonica appartenenti alle collezioni di Castelfidardo, che sono famose in tutto il mondo. Questo progetto, intitolato 'Italiano, lingua internazionale dell'arte' – ha proseguito il direttore del Conservatorio -, ci rende molto orgogliosi: siamo infatti, innanzitutto, l'unico Conservatorio in Calabria ad aver vinto questo bando, e tra i pochi del sud Italia. Ma siamo stati inoltre selezionati fra tantissimi istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica (AFAM): alla fine 5 sono stati i progetti scelti, e 7 delle università, che è una percentuale bassissima. Quindi questa cosa ci rende enormemente orgogliosi: è motivo di vanto sì per il Conservatorio Tchaikovsky, ma anche per la città di Catanzaro e la Calabria tutta”.
L'assessore alla cultura della Regione Calabria, Caterina Capponi, da parte sua ha preso la parola con grande emozione ed orgoglio, in quanto “il Conservatorio di Nocera Terinese e Catanzaro ha reso tutti noi orgogliosi di questa riuscita, e del fatto di portare avanti un risultato straordinario. Paga l'impegno, la creatività degli studenti e penso anche di tutta la comunità educante. Il progetto è stato scelto per Expo, ed è forse questo un esempio emblematico di innovazione culturale: si toccano 3 declinazioni importanti, quali sono la musica, l'arte e il design, che poi fanno una sintesi eccezionale. Vi è dunque la capacità di questi giovani di reinterpretare la tradizione, proiettandola verso il futuro: come ci diceva il grande Dostoevskij, la cultura è bellezza. Bellezza intesa in senso proprio umano, in senso vivo: quando la cultura riesce a creare dei ponti, a fare una sintesi. In questo caso questo Conservatorio, veramente, ha dato il meglio, non dimenticando però quella che è la nostra di cultura. Una cultura che ha dato i natali a filosofi: cito per tutti Pitagora di Crotone ed Erodoto di Thurio. Allora penso che quei famosi concetti di καλ?ς (kalòs in greco antico ndr) e αγαθ?ς (agathòs ndr) sono quelli che questo Conservatorio di Nocera Terinese e Catanzaro ha fatto propri e sposato in maniera veramente eccellente, visto che questo progetto sarà presentato ad Osaka in Giappone. La valenza non è solo per la Calabria, ma per tutta Italia, visto che ha un respiro nazionale non indifferente”.
“La cultura non è solo bellezza – ha evidenziato ancora Caterina Capponi -. E' anche un ponte che unisce i popoli, le comunità e le generazioni. La cultura va quindi vista come coesione ma anche come veicolo di innalzamento del PIL. Oggi celebriamo questa occasione come un momento in cui i semi di quella cultura magno greca, cultura classica, hanno dato l'espressione più bella. Concludo citando Nelson Mandela, una citazione che prima di fare l'assessore ripetevo sempre ai miei alunni: 'l'educazione è l'arma più potente che possa cambiare il mondo'. In questo caso dico che è la musica l'arma più potente per cambiare e rigenerare la nostra vita. Questo è il messaggio più bello che posso dare a questo Conservatorio, che terrà alto il nostro nome, contribuendo con questo progetto a un mondo migliore attraverso la forza universale non solo della cultura ma anche della musica”.
Il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha sottolineato come si parli sempre “di questa Calabria straordinaria, che deve esprimere i talenti e portare avanti quelle che sono le note positive della nostra regione. Quella di cui si parla oggi non è una nota positiva, ma ancora di più, visto che ci rappresenterà in una manifestazione importante a livello mondiale. Ad Osaka si parlerà di infrastrutture, di sostenibilità: quindi avere nel padiglione il Conservatorio di Catanzaro – Nocera Terinese è motivo di orgoglio per tutta la regione. Noi vogliamo questo, che si parli della Calabria sempre in termini positivi. Questa è una grande occasione: vogliamo che si porti avanti la Calabria per come merita, per come stiamo costruendo, e nella direzione che il presidente Occhiuto sta tracciando da 3 anni ormai. Quindi esaltiamo le note positive: questo è motivo di grande orgoglio per tutto il territorio, per la Calabria e per tutti noi”.
Infine l'assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, ha manifestato grande felicità perché “il fatto che il Conservatorio più giovane della Calabria, che ha sede anche a Catanzaro, possa partecipare a una manifestazione di questa portata, una vetrina importante per tutta Italia, per la Calabria e quindi anche per Catanzaro, ovviamente non può che riempirci di gioia. Questa gioia però è determinata anche dal fatto che ci abbiamo visto lungo: abbiamo cominciato a lavorare come amministrazione, col Conservatorio, l'Accademia di Belle Arti e anche l'università, da tanto tempo. Quindi il fatto di creare insieme questo momento comune, in cui si determinano tutte quelle che possono essere le iniziative culturali, ritengo che sia di grande rilevanza. Credo che questo ci debba fare riflettere anche su quella che può essere, in futuro ma anche nel presente, l'attenzione che noi dobbiamo mettere nei confronti di quella che si chiama industria culturale. Ci sono società importanti in Calabria, poche ma buone e importanti, che vengono invitate all'estero, abbiamo Conservatori che vengono invitati all'estero, abbiamo avuto ora l'accademia di Belle Arti con il nuovo corso di dottorato... C'è un mondo che si sta muovendo! Questo mondo però deve essere organizzato e soprattutto deve avere le risorse – ha sottolineato l'assessore Monteverdi -, Risorse che devono essere pensate con loro e non solo per loro. In questo credo che Catanzaro possa essere capofila di una riflessione su quanto possa e debba essere investito da chi ha i finanziamenti, e da chi pensa a una politica più generale, che è quella regionale, sull'industria creativa”.
“Vedo un grande desiderio dei giovani di tornare in Calabria – ha rilevato Donatella Monteverdi -, soprattutto dei creativi. Noi in questo periodo abbiamo fatto 3-4 incontri, e il luogo dove loro vorrebbero vivere è questo, per tante cose diverse. Mancano un po' le infrastrutture, soprattutto quelle digitali, ed ovviamente non mi riferisco solo a Catanzaro: penso per esempio anche ai paesi dove, magari, un po' di smart working potrebbe recuperare quelle identità. Sempre che ci sia la banda larga che ci arriva – ha detto sorridente l'assessore alla cultura del capoluogo di regione -! Quindi le infrastrutture digitali, e non solo, devono essere al servizio di una funzione. Però se capiamo che questo deve essere un punto di sviluppo attraverso il quale quei giovani, che tanto vogliono ritornare in Calabria, possano farlo, vivendo in quello che per loro è il posto più bello”.
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