Catanzaro. Il Museo del Rock riparte con la Beat generation, tra ribellione e musica

di CLAUDIA FISCILETTI

La cultura torna a conquistare i propri spazi e, questa sera, è stata la volta del Museo del Rock di Catanzaro. Le sue porte si sono aperte per ospitare un evento unico nel suo genere, che ha affondato le sue radici nella tanto famosa e chiacchierata beat generation.

‘Parole e musica della beat generation’ è il nome dell’evento, scandito dai volti e dalle musiche che hanno fatto la storia degli anni Sessanta come Bob Dylan, Jefferson Airplane, Grateful Dead, Canned Heat, The Rolling Stones, tra gli altri, e la lettura di alcune poesie di Lawrence Ferlinghetti, Allen Ginsberg, Gianni Milano, Aldo Piromalli e di alcuni brani di “On the road” di Jack Kerouac ad opera dell’attore Salvatore Venuto.

Nonostante la beat generation sia un movimento culturale molto conosciuto, sentire le parole di coloro che l’hanno descritta e che l’hanno vissuta, attraverso la voce espressiva di Salvatore, rappresenta una macchina del tempo che trasporta direttamente agli inizi degli anni Sessanta, quando il movimento ha iniziato a svilupparsi.

Un evento, quello di ieri sera, che per il direttore del Museo del Rock Piergiorgio Caruso, rappresenta una ripartenza e che sarà seguito da altri eventi di eguale portata culturale.

Canzoni:
La Ragazza 77/Il beat cos'è 
Leonard Cohen/Hallelujah
I Nomadi/Dio è morto
The Beatles/Yesterday
Canned Heat/On the road again
Bob Dylan/One more cup of coffee (violino Scarlett Rivera)
Bob Dylan/Romance in Durango
The Outsiders/Lying all the time
Janis Joplin/Mercedes Benz

Poesie:
Allen Ginsberg/Urlo
Adrian Mitchell/Dimmi bugie sul Vietnam 
Jack Kerouac/brano da "On the road"
Aldo Piromalli/Affanculo
Lawrence Ferlinghetti/Loud prayer
Allen Ginsberg/Nota al piede per Urlo

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