"Il dibattito sulla sanità nel capoluogo di Regione necessita di una concreta discussione nel merito dei veri bisogni di salute del territorio e della sua comunità, individuando con chiarezza gli obiettivi di fondo intorno ai quali costruire la “mappa della sanità” nella Città di Catanzaro. Senza questa premessa non è proficuo dissertare dove e se costruire nuovi plessi Ospedalieri".
Ad affermarlo è il Partito Democratico di Catanzaro che fa notare "come sia ancora vivo sulla pelle della città il risultato di scelte poco elaborate fatte nel passato sul rapporto Città-Università, per non sollevare il giusto allarme ed invitare tutti gli attori ad uscire dal recinto angusto del calcolo politico e dalla redditività di schieramento".
"Non è possibile una vera discussione politica che prescinda dalla funzione pubblica della sanità anche ad altissima specializzazione, accessibile dalla generalità dei cittadini con una protezione sociale e un welfare ampio, nel quale il “Terzo Settore” sia un importante protagonista. Ogni scelta dovrà tener conto dei bisogni effettivi dei cittadini e dell’offerta di servizi sanitari attualmente sottodimensionati anche per la drammatica carenza di risorse, in un quadro complessivo di indeterminatezza nel quale spesso opera il personale sanitario, con le inevitabili ricadute sulla qualità delle prestazioni. La recente ratifica da parte della Regione Calabria dell’atto aziendale che determina la nascita dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco”, impone ulteriormente che la funzione dell’Università sia al servizio dei bisogni della città e non estranea al suo tessuto sociale, ristabilendo con impegni chiari, la sua missione formativa ed il suo impatto sullo sviluppo professionale, culturale ed economico della città".
"All’interno di questo quadro potrebbe trovare ragione un vero progetto di ampliamento dell’offerta dei servizi sanitari dell’attuale presidio ospedaliero Pugliese-Ciaccio, trasformandolo in un grande e moderno Polo di diagnostica programmata capace di soddisfare i bisogni di prevenzione e cura, con il definitivo radicamento e rafforzamento del Polo Oncologico “De Lellis”. Tali presidi dovranno necessariamente vivere nella dimensione urbana a supporto del malato e delle famiglie. In merito all’ubicazione di nuove strutture Ospedaliere, al netto di ogni incertezza sui fondi e sui reali obiettivi da perseguire, il Consiglio Comunale è il luogo naturale dove far maturare intese, auspicabilmente ampie e condivise, che tengono conto della “visione di città” che il futuro Piano Strutturale Comunale dovrà tracciare in una prospettiva di medio e lungo periodo. Un piano strutturale che, tenendo conto del vissuto urbanistico della città, sappia guardare al futuro con scelte in grado di coniugare lo sviluppo infrastrutturale e del trasporto urbano, cogliendo l’impatto che la trasformazione digitale avrà sul sistema sanitario non solo nella sua funzione ordinaria, ma anche nell’ambito della ricerca e sviluppo".
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