di STEFANIA PAPALEO
Assolto in via definitiva in sede penale. Poi assolto anche dal Csm. Oggi prossimo a ritornare dietro la scrivania di procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro lasciata a dicembre del 2019 proprio a causa di quegli addebiti caduti di aula in aula. La Quinta commissione del Csm ha, infatti, avanzato all’unanimità la proposta di riassegnare a Vincenzo Luberto quella funzione che gli era stata tolta con trasferimento dello stesso a Reggio Calabria nel ruolo di sostituto procuratore.
Luberto, dunque, insieme alla collega Giulia Pantano andrà ad affiancare il procuratore della Dda di Catanzaro, Salvatore Curcio, fresco di nomina da parte del Csm che, contestualmente, ha mandato l'attuale procuratore facente funzioni, Vincenzo Capomolla, alla guida della Procura di Cosenza.
Luberto, 58 anni, in magistratura dal ‘93, aveva già svolto servizio presso la Procura di Cosenza dal ‘94 al 2003, per poi approdare alla Dda di Catanzaro, dove, nel 2016, era stato travolto da un'inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno per corruzione aggravata, accusa dalla quale fu assolto dallo stesso Tribunale di Salerno, con successiva sentenza a suo favore del Csm per gli inevitabili addebiti disciplinari che gli erano stati mossi. Il resto della storia deve essere ancora scritta e vedrà Luberto tornare a combattere nella stessa trincea che lo ha visto sfidare per anni i clan di 'ndrangheta più temibili della Calabria.
LEGGI QUI LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE DEL CSM
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736