Intervista al presidente della Cooperativa Atlantide
03 luglio 2020 21:08di CLAUDIA FISCILETTI
Intorno alla XX edizione del Catanzaro Jazz Fest fino all'ultimo c'è stato il dubbio a causa delle norme di sicurezza anticovid. Si fa? Non si fa? Alla fine si è fatto e la serata inaugurale, avvenuta ieri sera, ha riempito -nei limiti del distanziamento sociale- Piazza Prefettura, il luogo in cui si svolgerà la rassegna.
Roberta Giuditta, presidente della Cooperativa Atlantide e una delle responsabili della rassegna, con Francesco Panaro, che ne è il direttore artistico, ha più volte ribadito come la realizzazione della manifestazione quest'anno è anche dovuta al coraggio dimostrato dall'amministrazione comunale di Catanzaro nel voler rendere concreto il festival, nonostante gli ostacoli presenti dovuti a motivi di sicurezza.
Una rassegna che dal 1997 ha toccato vari luoghi della città di Catanzaro, a partire da Galleria Mancuso, passando poi per il Teatro Masciari, il teatro tenda in Piazza Prefettura, Villa Margherita l'anno scorso e quest'anno di nuovo Piazza Prefettura, creando un pubblico affezionato che grazie al festival ha riscoperto il valore della musica jazz.
Da sempre attenti ai talenti calabresi, questo CJF 2020 vede almeno tre esibizioni su quattro fatte da artisti calabresi, fatta eccezione per lo spettacolo di questa sera che vedrà sul palco Cristina Russo & NeoSoul Combo, provenienti dalla Sicilia.
La rassegna continuerà il 9 luglio con il Sing Swing e poi, serata finale, il 10 luglio, con l'Andrea Mellace Quartet.
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