di CARLO MIGNOLLI
“Non è scontato fare un secondo tempo del genere nonostante la superiorità numerica, abbiamo dimostrato carattere”
Queste le parole del tecnico del Catanzaro Alberto Aquilani al termine della sfida del Ceravolo contro la Juve Stabia, terminata con il punteggio di 2-2. Una partita che sembrava compromessa dopo un primo tempo nettamente al di sotto delle aspettative, chiuso sotto di due gol, ma che nella ripresa ha visto i giallorossi cambiare volto, approfittando anche dell’espulsione di Cacciamani allo scadere della prima frazione. Non poche, però, le polemiche per l’arbitraggio di Juan Luca Sacchi, “da rivedere” per alcune decisioni contestate.
Analisi della gara «Non era facile, anche se giochi 11 contro 10, riuscire a fare un secondo tempo del genere. Abbiamo segnato due gol e ne abbiamo sfiorati altri. Siamo stati un po’ sfortunati, ma ci tengo a sottolineare la reazione della squadra: non era facile ribaltare l’inerzia dopo un primo tempo così complicato».
Le difficoltà iniziali «Abbiamo concesso troppo nei duelli e questo è un aspetto che va assolutamente migliorato. La Juve Stabia nel primo tempo ha fatto meglio di noi, ma non avevamo subito tanto da meritare due gol di svantaggio. Non si può entrare nello spogliatoio sotto così, è qualcosa che non dobbiamo più permetterci».
Primi tempi «In casa è già la terza volta che ci capita spesso di partire male e poi trasformarci nella ripresa. Oggi la superiorità numerica ha inciso, ma anche contro Sudtirol e Carrarese la squadra ha cambiato marcia dopo l’intervallo. Ne abbiamo parlato tanto in settimana, analizziamo e ci mettiamo in discussione: non è quello che vorrei vedere. È un problema che dobbiamo risolvere».
I singoli «Il secondo tempo mi ha emozionato: ho chiesto ai ragazzi di trascinare il pubblico e lo hanno fatto. Pandolfi e Di Francesco hanno dato tanto, così come Cisse che sta dimostrando un potenziale enorme. Se mantiene questa intensità può diventare un giocatore di livello molto alto».
La difesa e i dettagli da migliorare «Dietro dobbiamo crescere, ma ho visto anche coraggio nel voler reagire. Lavoreremo su questi aspetti, perché una squadra che vuole imporsi deve migliorare la gestione dei momenti della partita».
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