Catanzaro, la Finanza confisca beni per milioni a soggetto vicino alla cosca Forastefano-Abbruzzese

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Guardia di Finanza, foto di archivio
  22 settembre 2025 08:08

Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno dato esecuzione a un decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Misure di Prevenzione, con cui è stata disposta la confisca di tre società e dei relativi patrimoni aziendali, comprendenti numerosi autoveicoli, tre unità immobiliari e conti correnti, riconducibili a un soggetto ritenuto contiguo alla cosca Forastefano-Abbruzzese.

L’uomo rientra nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come previsto dal Decreto legislativo n. 159/2011, in quanto indiziato di uno dei reati richiamati dall’articolo 51, commi 3-bis, del codice di procedura penale.

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Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottato ai sensi dell’articolo 24 del d.lgs. 159/2011 dal Tribunale di Catanzaro – Seconda Sezione Penale, Ufficio Misure di Prevenzione – nell’ambito di un procedimento di prevenzione.

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Alla base vi sono articolate indagini economico-patrimoniali, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia – ed eseguite dagli specialisti della Sezione Misure di Prevenzione del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro.

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Le verifiche hanno riguardato la posizione reddituale del destinatario e dei familiari, accertando l’effettiva disponibilità dei beni, la loro provenienza e la sproporzione tra il valore del patrimonio e i redditi dichiarati o l’attività lavorativa svolta.

I beni confiscati erano già stati sottoposti a sequestro anticipato, disposto nell’ottobre 2024 dal medesimo Tribunale, sempre ai sensi dell’articolo 24 del d.lgs. 159/2011.

Il destinatario del provvedimento era stato coinvolto nei procedimenti penali convenzionalmente denominati Gentleman II, Kossa e Athena, che hanno riguardato la citata organizzazione criminale operante nella Sibaritide. In tali procedimenti sono stati ipotizzati, rispettivamente, i reati di partecipazione a un’associazione dedita all’importazione internazionale di stupefacenti, truffa ai danni dello Stato e violenza privata, tutti aggravati dall’agevolazione alla cosca, commessi tra il 2017 e il 2023.

I processi sono tuttora pendenti: Gentleman II e Athena si trovano in fase di giudizio abbreviato davanti al Gup di Catanzaro, mentre Kossa è in fase di appello avverso una sentenza di condanna di primo grado.A

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