Catanzaro. L’appello di Corsi: “C’è un problema di sicurezza sulla tangenziale”

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Antonio Corsi
  01 settembre 2021 12:05

Gli ultimi accadimenti che hanno interessato la comunità cittadina anche in termini di sicurezza e tutela del rischio vita avrebbero dovuto essere da insegnamento per tutti. Farci capire che manutenzione ed attenzione sono argomenti non demandabili e soprattutto non assoggettabili a visioni unilaterali o distrazioni fra i diversi Enti chiamati a garantirli”. Lo afferma in una nota Jonny Corsi, consigliere comunale di Catanzaro.

“E’ ormai da tempo che sollecitiamo l’Anas ad una dovuta attenzione e contestualmente manutenzione dell’arteria a scorrimento veloce denominata “tangenziale”. Avevamo chiesto un miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale in termini di qualità, il controllo della verifica della stabilità dei viadotti e, non ultimo una particolare attenzione sempre in termini di sicurezza della bretella che collega la tangenziale al pronto soccorso dell’ospedale Pugliese-Ciaccio.

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Il tutto sembra essere caduto nel dimenticatoio con una responsabilità anche dell’Amministrazione comunale distratta ed incapace di incalzare i funzionari dell’Anas al rispetto degli impegni presi compatibili con una tempistica non più biblica. C’è dunque la necessità di rispettare standard di qualità e sicurezza, che passano dall’illuminazione dell’intera tangenziale, diventata ancora più urgente per la presenza di branchi di cinghiali che ne attraversano il tracciato nelle ore notturne diventando un serio pericolo per l’incolumità pubblica”, scrive Corsi.

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“E’ palese che la mancata manutenzione non effettuata ormai da anni e la distrazione dell’Anas costituisce un problema serio per l’incolumità e per la sicurezza,  ce lo testimonia la recente caduta di calcinacci da una delle gallerie prima dello svincolo di Pontegrande, per come è visibile il deterioramento dei muri di contenimento che presentano i ferri ormai a vista. Non ultimo c’è da considerare che i camminamenti, i cosiddetti marciapiedi sui viadotti sono ormai un percorso minato, si presentano con i tombini divelti tanto da imporre ai pedoni la percorrenza sulla sede stradale, con tutti i rischi che ne conseguono.

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Ad oggi troppi sono i limiti che pregiudicano la sicurezza e troppe sono le parole lanciate al vento, quelle che non costituiscono certezza e nemmeno garantiscono quel vincolo di responsabilità cui è chiamata proprio l’Amministrazione comunale e per questo sollecitiamo il sindaco Abramo e gli uffici preposti a diffidare l’Anas all’ottemperanza dei suoi doveri di manutenzione, restituendo alla stessa le responsabilità derivanti da una mancata risposta”, conclude Corsi.

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