Catanzaro, l'attore hard trovato con la cocaina si difende davanti al gip e va ai domiciliari

di STEFANIA PAPALEO

Nessuna attività di spaccio. Quella cocaina - circa 50 grammi - con cui è stato beccato nel quartiere marinaro di Catanzaro sarebbe stata detenuta per uso personale. A sostenerlo a gran voce, questa mattina, è stato l'attore hard quarantaquattrenne Valerio Staffa, comparso davanti al giudice Mario Santoemma per la convalida dell'arresto avvenuto nella serata di martedì 16 aprile. E al termine dell'udienza di convalida l'indagato ha ottenuto la misura cautelare meno grave degli arresti domiciliari.

Ad affiancarlo c'erano i difensori di fiducia Antonio Lomonaco e Armando Scarpino, che hanno tentato di demolire la tesi accusatoria messa su dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, al fine di tirare il proprio assistito fuori dal carcere nel quale lo hanno trascinato i poliziotti della Squadra Mobile e del Nucleo Volante della Questura di Catanzaro che, al comando rispettivo del nuovo dirigente Gianluca Aurilia e del vice questore Giacomo Cimarrusti, gli avevano fatto scattare le manette intorno ai polsi con l'accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

Accolta, dunque, l'istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Lomonaco e Scarpino, alla luce della versione dei fatti fornita dall'indagato.

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