"Per ora non dico niente, ma subito dopo le Europee si vedrà...". Questo era il mantra nel gruppo dirigente catanzarese di Forza Italia nei momenti immediatamente successivi all'ufficializzazione dell'ingresso nel partito azzurro del consigliere regionale e comunale Antonello Talerico. E, appunto, siamo nel post Europee e i nodi cominciano a venire al pettine.
LA FORZA ITALIA IN MAGGIORANZA E QUELLA ALL'OPPOSIZIONE- Nelle scorse settimane, la campagna elettorale e la necessità di rastrellare voti non avevano comunque oscurato il problema di fondo: la dicotomia al Comune di Catanzaro di una Forza Italia all'opposizione e un'altra in maggioranza. La prima, quella del coordinatore provinciale Marco Polimeni, accompagnato da altri tre consiglieri comunali (Sergio Costanzo, Luigi Levato e Alessandra Lobello), avversaria dell'Amministrazione Fiorita. Un'Amministrazione che finora si è retta grazie all'appoggio proprio di Antonello Talerico e della sua pattuglia variabile fra i 6 e i 7 consiglieri (a volte anche 8), che da poco tempo è diventata la seconda Forza Italia. E' vero, l'adesione al partito guidato da Antonio Tajani riguarda soltanto l'ex commissario regionale di Noi Moderati e non i consiglieri comunali ma è ovvio che la postura di un leader non possa essere per gli stessi un fatto neutro.
LA PRIMA FORZA ITALIA NON HA VISSUTO BENISSIMO L'INGRESSO DI TALERICO, IMPOSTO DA OCCHIUTO- Una difformità che non poteva rimanere stipata nel congelatore all'infinito. Puntualissimo, nonostante una nota 'conciliante' del coordinamento provinciale di FI, oggi - con un'analisi a freddo del voto delle Europee nel capoluogo - è arrivato l'intervento del consigliere comunale forzista Sergio Costanzo. Il più votato in Consiglio alle scorse amministrative (e che non si è risparmiato in queste Europee giocando quasi un derby con la seconda Forza Italia nel gioco degli intrecci dei voti) ha esplicitamente invitato il collega di partito a cessare con "l'ambiguità". Per Costanzo: "Quindi è evidente che il percorso di un partito deve essere unico. Forza Italia, a livello Europeo, Nazionale, Regionale, Provinciale e Cittadino, senza tentennamenti indichi il suo". Tradotto: a Catanzaro Forza Italia, la prima e la seconda, deve stare all'opposizione. Difficile immaginare che questa uscita pubblica non sia stata concordata o quantomeno non ne sia stato preventivamente avvisato il coordinatore provinciale. Polimeni, che era seduto al fianco di Talerico qualche settimana fa, ma che sicuramente non ha vissuto benissimo del collega rivale a Palazzo De Nobili che, nei fatti, è stata un'imposizione del governatore Roberto Occhiuto, in quel momento arrabbiato per lo 'smacco' del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, in predicato di cambiare casacca ma che alla fine si è candidato con la Lega. Occhiuto che non ha lesinato complimenti pubblici a Talerico, pur se l'apporto di quest'ultimo alle elezioni non sia stato un exploit memorabile. Sottolineatura fatta, non a caso, dallo stesso Sergio Costanzo. Le avvisaglie c'erano tutte. Già in piena campagna elettorale, lo stesso Costanzo non ha nascosto critiche social all'indirizzo dell'assessorato all'Ambiente, guidato da Giorgio Arcuri, che è un fedelissimo proprio di Talerico.
TALERICO PUNTA A RESTARE CON FIORITA, MA IL TAGLIANDO ALLA GIUNTA INCOMBE- Dal canto suo, Talerico non pare per nulla intenzionato ad abbandonare lo scettro di azionista di maggioranza dell'Amministrazione Fiorita. Per il consigliere regionale/comunale i risultati presto arriveranno (e si vedranno) e ha tentato di convincere anche i colleghi azzurri (quelli della prima Forza Italia). Qualcosa in Consiglio si è già mosso. Raffaele Serò è passato al misto, sostituito in 'Io Scelgo Catanzaro' da Francesco Assisi, a cui si è aggiunta Manuela Costanzo. Una mossa per puntellare le truppe, i cui soldati sono rimasti un po' disorientati e non sono del tutti immuni agli abboccamenti di altre figure (anche storiche della politica catanzarese). Molto dipenderà dalle scelte di Nicola Fiorita e, soprattutto, se il sindaco deciderà di "strappare" nella consapevolezza di dover cambiare i tre assessori 'espressi' dall'area di Talerico. Di certo, il cammino verso il tagliando alla Giunta, più volte annunciato, si preannuncia accidentato e ricco di sorprese.
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