Catanzaro, l'odissea di un avvocato per sottoporsi a un esame clinico tra telefoni muti e risposte "vaghe"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro, l'odissea di un avvocato per sottoporsi a un esame clinico tra telefoni muti e risposte "vaghe"

  28 ottobre 2023 14:46

Il telefono che squilla. Una, due, tre volte. E  poi ancora. All'Asp di Catanzaro, all'Azienda ospedaliera "Pugliese Ciaccio", ma anche all'Ao Mater Domini, pare che dall'altra parte del capo non ci sia nessuno.

La segnalazione, o meglio la denuncia, arriva da un avvocato catanzarese che deve effettuare un test cardiovascolare da sforzo  con pedana mobile. 

Banner

"Forse - scrive -  non tutti sanno che esiste una norma, e cioè il dlgs n. 124/98, la quale prevede che chi debba effettuare un esame diagnostico o  una visita medica per cui la prenotazione superi un tot di tempo, variabile in base alla prestazione richiesta, possa inoltrare una istanza all'Asp di competenza, allegando impegnativa e prenotazione, al fine di ottenere quella prestazione presso il servizio Libero Professionale, pagando solo il ticket e nei tempi di legge".

Banner

Una procedura seguita alla lettera dalla professionista che tuttavia "considerata  la prenotazione ad ottobre dell'esame, che mi era stata indicata a febbraio 2024" ho scritto una pec, attendendo fiduciosa il riscontro e l'appuntamento presso il servizio ALPI.

Banner

Non avendo ricevuto nulla, "ieri mattina  - denuncia - ho chiamato tutti i numeri disponibili, per ore. Il centralinista mi ha riferito che tutti i funzionari sono in riunione, ma mi chiedo come sia possibile".

Fatto sta che nessuno  risponde alla pec, nessuno fissa una prenotazione in regime libero professionale e nessuno avrebbe risposto al telefono, secondo il racconto. "A questo punto, non mi resta che far fare l'esame altrove, privatamente e poi chiedere il rimborso all'Asp, come previsto dalla legge. Se non pagheranno  chiederò l'emissione di un decreto ingiuntivo e, quindi, ci sarà un danno erariale per l'Asp, che segnalerò alla Procura presso la Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica".

Lo definisce "un totale disinteresse per i propri obblighi di legge e per il diritto alla salute, che sembrano essere la cifra della "gestione" attuale". Poi, la svolta.  Ma solo da una struttura. "L'ufficio Alpi risponde che presso l'ex Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini in attività libero professionale non si effettua il test cardiovascolare da sforzo con pedana mobile e di provvedere come per legge anche attraverso l'ausilio di altre strutture  pubbliche".

Una risposta che arriva solo dopo decine di telefonate. 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner