di FRANCESCO CITRINITI*
"Il Corriere della Sera ha pubblicato in questi giorni un lavoro dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari -AGENAS- su come sono guidati gli Ospedali Pubblici come previsto dalla legge di bilancio 2019 che le affida il compito di monitorare il raggiungimento degli obiettivi dei Direttori Generali. Diversi sono stati gli indicatori presi a riferimento per la valutazione: Pronto Soccorso; tempi di attesa; rischio inappropriatezza; rapporto medici infermieri; apparecchiature non obsolete; Conti in ordine.
Ora apprendiamo con grande soddisfazione che il “Pugliese-Ciaccio” in questa classifica risulta nella media a ridosso dei migliori Ospedali italiani. Ciò rappresenta dal mio punto di vista un risultato eccellente tenuto conto che negli anni siamo stati abituati a vederci posizionati, nelle diverse classifiche non solo quelle sanitarie, sempre negli ultimi posti. Il risultato raggiunto è ancora più interessante se confrontato con quello dell’Ospedale di Cosenza e con la Mater Domini risultati tra i 10 peggiori.
L’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” in un periodo così difficile per la sanità come quella dell’emergenza pandemica riesce a raggiungere obiettivi importanti come quelli di essere addirittura nei primi 10 in Italia per “durata del ricovero a parità di gravità” e “livelli di performance”. Risultati che ci inorgogliscono e ci dicono che una sanità di qualità è possibile anche a queste latitudini, molto dipende da noi.
Di tutto ciò bisogna rendere merito al personale tutto che quotidianamente lavora con abnegazione e spirito di appartenenza un pensiero particolare va al personale sanitario che opera nei servizi dell’emergenza urgenza e delle terapie salvavita. Un merito a parte per l’importante risultato raggiunto, va al Commissario Straordinario ed al management Sanitario ed Amministrativo che in questi anni hanno guidato l’azienda, per essere stati punti di riferimento sicuri e per aver disegnato percorsi e procedure sanitarie ed amministrative che ci hanno guidato nell’agire quotidiano in questi anni difficili. E’ la stessa AGENAS che sottolinea la ....”corrispondenza tra capacità dei manager e risultati clinico-assistenziali. Ci auguriamo che questi manager siano chiamati, per il loro importante bagaglio professionale e di esperienza, a dare il loro contributo nel difficile processo di creazione della Dulbecco.
I dati venuti fuori dallo studio dell’AGENAS, ma non solo quelli, dunque ci dicono di un’azienda la ex “Pugliese-Ciaccio”, che nonostante le difficoltà e le criticità derivanti da quasi 15 anni di commissariamento, riesce a dare risposte concrete agli utenti provenienti da ogni parte della Regione in termini di quantità e qualità delle prestazioni erogate. Numerosi sono gli utenti che quotidianamente si recano presso le nostre strutture per domanda di servizi sanitari, Pronto Soccorso, prestazioni specialistiche, ricoveri, ciò significa che l’utenza trova risposte e dunque nutre fiducia in questa struttura, ciò è fondamentale in sanità.
Ora il processo di accorpamento in atto con la Mater Domini dovrà necessariamente tenere conto delle risultanze dello studio affinchè queste diventino punto di riferimento per la costruzione della nuova realtà sanitaria “la Dulbecco” e partendo da questi dati che dovrà essere implementata la nuova Azienda Ospedaliero Universitaria . Chi guiderà il percorso di fusione tra le due aziende dovrà avere ben chiara la realtà sanitaria ad oggi esistente in termini di domanda ed offerta di servizi sanitari,(emergenza urgenza ex Pugliese didattica e ricerca ex Mater Domini) ciò al fine del potenziamento dei due Presidi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, gli scivolamento verso il basso e la riduzione dei servizi sono i maggiori rischi dei “processi di accorpamento”. La costruzione della Dulbecco dovrà avvenire ad “invarianza di servizi sanitari oggi offerti” anzi direi ad “aumento dei servizi oggi offerti”
La Dulbecco dovrà avere l’ambizioso obiettivo, per quanto nel protocollo d’intesa previsto, di colmare le lacune esistenti attraverso il potenziamento , in termini tecnologici e professionali, degli attuali servizi sanitari erogati, sia ex Pugliese-Ciaccio che ex Mater Domini, al fine del miglioramento della qualità degli stessi, anche in termini di riduzione dei tempi di attesa, per contrastare la migrazione sanitaria regionale che porta via circa 250.000.000 di euro all’anno alla sanità calabrese, oltre i costi sociali ed economici sostenuti dalle famiglie. Il recupero di questo fiume di denaro consentirebbe importanti investimenti per un salto di qualità della sanità regionale e l’uscita dal Commissariamento ormai non più procastinabili".
*Francesco Citriniti
Responsabile Ufficio Amministrativo di Presidio
EX Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736