Catanzaro, Mauro Repetto al Festival d'Autunno incanta con "Alla ricerca dell'Uomo Ragno"

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  18 ottobre 2025 11:33

di GAETANO MARCO GIAIMO

Il Teatro Politeama di Catanzaro ha vissuto un venerdì sera magico, all'insegna della nostalgia, delle risate ma anche dell'introspezione e delle riflessioni profonde grazie a Mauro Repetto: l'icona della musica pop anni '90 ha portato in scena il suo spettacolo "Alla ricerca dell'Uomo Ragno", all'interno della XXII edizione del Festival d'Autunno, raccogliendo sorrisi, applausi e facendo anche cantare e ballare i presenti in sala. Co-fondatore degli 883 e compositore di grandissimi successi musicali dell'ultima decade del secolo scorso, Repetto ha realizzato sul palco un'autobiografia vivace che esplora il suo percorso unico, che lo ha portato oggi a lavorare per la Disney a Parigi, fondendo realtà e finzione in una scenografia mozzafiato grazie a tre cornici prospettiche che hanno trasformato gli schermi in un palcoscenico interattivo, mettendolo anche in condizione di dialogare con una versione creata con l'Intelligenza Artificiale di sé stesso e Max Pezzali da giovani, inserendo pienamente lo spettacolo nella tematica principale del Festival, "CambiaMenti. Linguaggi senza tempo".

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"Alla ricerca dell'Uomo Ragno" viene introdotto dalle note di "Come Mai", successo degli 883, mentre vengono proiettate sui tre schermi foto di un giovanissimo Repetto, che arriva sul palco accolto da "Sei un mito". Il tema centrale della messa in scena riguarda l'inseguire i propri sogni e da qui parte il dialogo tra l'artista ed il pubblico, sfondando la quarta parete e coinvolgendo direttamente i presenti. L'Uomo Ragno fa da grillo parlante nella storia, dando a Repetto il mezzo per riflettere su quanto fatto nella sua vita partendo dal racconto dei giovani compagni di banco Flash e Max. La narrazione è arricchita, nei punt di svolta, dall'interpretazione dei brani più celebri della band pavese, con picchi toccati dall'esecuzione chitarra e voce di "Con un deca", a cui segue, nel punto di svolta della storia, "Tieni il tempo". L'inframezzo tra i due atti dello spettacolo viene dal momento più emozionante anche per lo stesso Repetto, che quasi si commuove a raccontare la nascita de "Gli anni", lasciandola cantare completamente al pubblico. La seconda parte dello show si concentra sulla fuga negli Stati Uniti inseguendo il sogno americano, tra cinema, teatro e delusioni d'amore, che portano a una triste conclusione: Flash non può raggiungere il suo sogno perché altrimenti lo abbandonerebbe. L'ultimo confronto con Peter Parker mascherato, una volta giunto a New York, dà a Repetto la consapevolezza che "il vero superpotere è la possibilità di affrontare col sorriso sulle labbra ogni difficoltà: io e il mio compagno di banco avevamo commesso un errore perché nessuno può uccidere l'Uomo Ragno".

Ed è proprio sulle note di "Hanno ucciso l'Uomo Ragno", ballata dall'intera platea, che ha termine la storia. Repetto è stato omaggiato con un premio speciale dalla Direttrice Artistica del Festival, Antonietta Santacroce, prima di dare nuovamente il via alle danze con "Nord Sud Ovest Est". L'artista, al termine dell'evento, si è concesso al pubblico per fotografie ed autografi, dimostrando grande disponibilità e simpatia.  Lo spettacolo ha attraversato temi universali come il successo, il fallimento e il coraggio di cambiare rotta con strategemmi vivaci e coinvolgenti e ha sicuramente scaldato il cuore di quanti hanno assistito, travolti dalla nostalgia e dal ricordo di momenti indelebili della propria gioventù. L'appuntamento col Festival d'Autunno proseguirà con "Cosmos", la nuova creazione dell'Evolution Dance Theater, in scena oggi, alle 21, sempre sul palco del Teatro Politeama.