







L’incontro all’Istituto “Ercolino Scalfaro” segna l’avvio di una mobilitazione che guarda ai cittadini e alle associazioni, con l’obiettivo di portare il dibattito nei quartieri e nei paesi.
16 dicembre 2025 21:28di GUGLIELMO SCOPELLITI
L’idea che una riforma costituzionale non resti confinata nelle aule dei tribunali ma attraversi la vita quotidiana dei cittadini è il filo conduttore che ha segnato la presentazione del Comitato a difesa della Costituzione e per il No al referendum, ospitata nel tardo pomeriggio odierno presso la sala convegni dell’Istituto “Ercolino Scalfaro” di Catanzaro, scelta simbolica per ribadire che il tema riguarda l’equilibrio democratico e non una categoria professionale.
L’incontro ha rappresentato la presentazione ufficiale del Comitato e del suo coordinamento, composto da magistrati e studiosi del diritto, con l’obiettivo di illustrare le ragioni della nascita del fronte del No e le iniziative previste fino alle consultazioni referendarie della prossima primavera, puntando su un coinvolgimento diretto della cittadinanza e delle associazioni presenti sul territorio. In sala, insieme al coordinatore Piero Santese e al portavoce Andrea Lollo, sono intervenuti il magistrato Giovanni Strangis, il giudice Mariarosaria Savaglio e il pubblico ministero Irene Crea. Durante l’incontro erano disponibili volantini informativi con dieci motivi per votare No alla riforma Nordio, tra cui il riferimento al ruolo dell’esecutivo, alla separazione delle carriere e al rapporto tra magistratura e democrazia; per partecipare alla campagna è richiesta l’iscrizione attraverso il sito giustodireno.it.
Il coordinatore del Comitato, Piero Santese, magistrato e presidente di sezione della Corte d’appello di Catanzaro, ha spiegato la scelta del luogo e l’impostazione della campagna. «Il primo messaggio che vogliamo mandare è che abbiamo pensato di fare un incontro in un luogo che non è il palazzo di giustizia per far capire che questa riforma va ad incidere non sui magistrati ma va ad incidere sui cittadini». Santese ha poi aggiunto, soffermandosi sulle prossime tappe dell’iniziativa:
«Noi invitiamo tutti i cittadini ad essere presenti, abbiamo intenzione di fare tante iniziative a livello locale, di andare nei paesi e di parlare con tutti».
Il portavoce del Comitato, Andrea Lollo, professore di diritto costituzionale all’Università Magna Graecia, ha richiamato il significato istituzionale dello strumento referendario: «La nostra Costituzione attribuisce al referendum una valenza oppositiva, non confermativa di una riforma che ha proposto».
Nel suo intervento, il magistrato Giovanni Strangis ha collegato il dibattito giuridico al confronto politico emerso nel dibattito pubblico. «Io mi sono posto alcune domande guardando e leggendo articoli di stampa e ascoltando le dichiarazioni del padre di questa riforma, il ministro Nordio», ricordando una presa di posizione pubblica del ministro:
«È stato l’autore di una celebre dichiarazione nella quale ha invitato la leader del Partito Democratico e gli aderenti alla sua coalizione a votare per il sì, sostenendo che potrà tornare loro utile nel momento in cui governeranno».
La serata si è chiusa con interventi dal pubblico e domande rivolte ai relatori, trasformando il confronto in un dibattito aperto. La campagna per il No, a Catanzaro, è appena partita.
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