di STEFANIA PAPALEO
Le parole delle due studentesse contro le sue. Nient'altro a provare quella terribile accusa di violenza sessuale che lo ha portato agli arresti domiciliari lo scorso 14 maggio. E nulla di più è servito ai giudici del Tribunale del Riesame di Catanzaro per lasciarlo agli arresti domiciliari. Così il professore di un Istituto superiore cittadino si è visto rigettare l'istanza di scarcerazione presentata nel suo interesse dagli avvocati difensori di fiducia Fabrizio Costarella e Donatella Montesano.
Resta in piedi, dunque, per il momento, l'ipotesi di reato messa su dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, che aveva chiesto e ottenuto un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fabiana Giacchetti. Nelle carte del magistrato, la ricostruzione di diversi episodi di presunte molestie commesse dal docente, tra le mura dell'Istituto scolastico cittadino, sulle studentesse che avevano deciso di rivolgersi alla preside, confermando poi le accuse davanti a magistrato che le aveva sentite in modalità protetta.
All'indagato e agli avvocati ora non resta che attendere le motivazioni della decisione assunta dai giudici, per valutare l'opportunità di ricorrere in Corte di Cassazione al fine di chiedere ancora una volta la revoca degli arresti domiciliari in atto.
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