di FRANCESCO IULIANO
Erano davvero tante le persone che ieri pomeriggio hanno assistito alla via Crucis organizzata dalla comunità dell’antico quartiere di Gagliano.
Un appuntamento che si rinnova quasi dalla metà del secolo scorso. Ambientata nelle campagne limitrofe al centro abitato, la via Crucis si è svolta prevalentemente nelle stradine del centro storico. Tema della rappresentazione: la vita, la Passione e la Morte di nostro Signore Gesù Cristo.
Una celebrazione nel rispetto di un’antica tradizione dove il sentimento religioso ed il folklore, si sono uniti ad elementi del teatro popolare. Un’atmosfera estremamente suggestiva che ha accomunato il raccoglimento religioso intorno alla statua del Cristo morto e l’emozione di rivivere una memoria mai abbandonata.
La rappresentazione sacra è iniziata giovedì pomeriggio con la tradizionale Messa con la lavanda dei piedi dei dodici apostoli. Nella notte, poi, i soldati sono andati alla ricerca di Gesù per le strade e le campagne del quartiere. Una ricerca cadenzata dal suono delle trombe e dei tamburi.
Il venerdì sera, nel giardino del Getsemani, dopo il tradimento di Giuda (Antonio Badolato), la cattura di Gesù - interpretato da Marcello Caroleo - ed il giudizio dinnanzi ai sommi sacerdoti, allestito nell’anfiteatro del quartiere.
La rappresentazione è continuata con il procuratore romano Ponzio Pilato (Domenico Trapasso) che, su incitamento della folla, ha condannato il Cristo alla morte. Quindi il corteo, guidato dal capo centurione (Antonio Davoli) e dai soldati romani, ha condotto Gesù seguito dalla Madonna (Rosaria Cristofaro) e dalle Pie donne (Marilena Esposito, Jasmine Marinaro, Silvia Felicetta, Daniela Paonessa, Maria Budaci), verso il luogo del Golgota.
Più di un migliaio i fedeli che, guidati da don Michele Fontana, hanno seguito la Croce lungo tutto il percorso dove sono state raccontate le quattordici “stazioni”. Una rappresentazione che ha impegnato più di cento figuranti.
I protagonisti c’erano tutti: la Maddalena (Giorgia La) Rosa, Giuda, Barabba (Massimo Scozzafava), il Cireneo (Francesco Trapasso), Pilato, San Giovanni (Antonio Scozzafava) le tre Marie con il volto coperto e la Veronica (Francesca Oliverio) con il sudario, come c’erano gli elementi con tutti i particolari: dalla tunica rossa messa sulle spalle di Gesù dai soldati romani in segno di scherno, ai flagelli, alla corona di spine, ai chiodi, al martello ed alle funi.
Al termine, su una collinetta appena fuori l’abitato, sono state erette tre croci sulle quali si è consumata la crocifissione del Cristo e dei due ladroni (Andrea Franconiere e Saverio Bruno). La regia e le coreografie della crocifissione sono state curate dai fratelli della Regia Confraternita del SS Rosario di Gagliano.
Hanno altresì partecipato alla rappresentazione della Via Crucis: centurioni (Davide Cubello, Vittorio Severino, Vincenzo Donato), frustatori (Daniele Franconiere, Nicola Trapasso, Giovanni Gidari), aquila (Salvatrore Gentile). Soldati prima croce (Vincenzo Cullia, Marco Gallella, Bruno Felicetta, Simone Sgrò, Alessandro Corsi, Raffaele Celi); soldati seconda croce (Mattia Colacino, Giangiuseppe Colacino, Alessio Donato, Gabriele Trapasso, Matteo Zavaglia, Cristian Alfieri); soldati terza croce (Gaetano Grande, Antonio Gidari, Saverio Caroleo, Simone Magtro, Luca Gallella, Francesco Procopio). Musici: Antoinio Catanzariti, Cristian Sacco, Gregorio Bonviso, Bruno Costanzo, Francesco Veraldi, Daniele Masciari.
Il prossimo appuntamento con le rappresentazioni religiose è per domani pomeriggio con l’Affruntata e la processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata.m (Alcune ph sono state acquisita dai social network)
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