di MARINA COLONNA
Questa città a volte dimentica! Da un po' di anni il teatro è orfano di una fan affezionata, fedele, puntuale. In una parola: Adele.
Adele Fulciniti con i suoi cappellini con veletta, i suoi outfit, come si dice adesso, così unici e inconfondibili. Ebbene, quella figura a cui eravamo affezionati e abituati a vedere con l’immancabile mazzetto di fiori ad ogni spettacolo, per motivi di salute, è stata costretta ad assentarsi dagli abituali appuntamenti.
A fine spettacolo, al momento degli applausi, Adele faceva sentire speciali tutti i protagonisti con il lancio dei fiori sul palcoscenico. Cose d’altri tempi, che fanno bene sempre, perché segno di gentile gratitudine e apprezzamento, quello che ogni artista vuole sentire dopo ogni esibizione.
Adele, per i catanzaresi e le poche persone che non la conoscono, è un’artista che ha dedicato la sua vita al teatro, fin da ragazzina. Si è laureata in lingue orientali all’Università di Napoli, ha parlato correntemente sette lingue traducendo in italiano testi universitari e teatrali dal giapponese e dal tedesco. Ha rinunciato all’insegnamento e alla carriera universitaria per inseguire il sogno di calcare le polverose tavole del palcoscenico. Ci tiene a ricordare che il suo primo maestro è stato Lillo Zingaropoli e poi il perfezionamento nella dizione e recitazione lo deve al maestro Gianni Diotaiuti della scuola Fersen di Roma.
Delle sue scelte Adele dice di non essersi mai pentita, perché non avrebbe mai avuto esperienze indimenticabili come quella con Rita Pavone in un’edizione di Giamburrasca in cui interpretava il personaggio di zia Geltrude, direttrice del collegio. In quell’occasione ricevette un elogio pubblico da Teddy Reno.
Non avrebbe mai stretto amicizie di cui ancora va fiera, come con l’attore Giuseppe Pambieri che recentemente è andato a trovarla nel luogo dove adesso si trova ricoverata, la moglie Lia Tanzi, la figlia Micol, il compianto giornalista Ruggero Orlando, con il quale ha intrattenuto rapporti confidenziali per diversi anni, il critico cinematografico Masolino D’amico e poi le sue grandi passioni, di cui non ha mai fatto segreto, il regista Franco Zeffirelli, il musicista Giorgio Gaslini, il regista Mario Foglietti, verso i quali ha provato forti sentimenti di ammirazione.
A Franco Zeffirelli ha fatto assegnare la cittadinanza onoraria nella città di Catanzaro, dribblando con garbo chi era in disaccordo e riuscendo a raggiungere l’obiettivo. Avanti sempre con convinzione e tenacia spesso contro pregiudizi e critiche dei più scettici.
Siamo in molti a volerle fare arrivare il nostro affetto e a ringraziarla per aver regalato il suo sorriso e la sua delicata e sincera amicizia. Sii sempre forte Adele.
Un grande abbraccio
Marina
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