"Per la prima volta nella storia del Comune di Catanzaro e, immaginiamo, di tutti i Comuni d’Italia il Bilancio Preventivo (che rappresenta l’atto più alto e qualificante dell’intera azione amministrativa), è stato approvato per alzata di mano, senza la lettura della relazione da parte dell’Assessore proponente, senza uno straccio di discussione e senza la doverosa illustrazione di un documento così importante".
Lo scrivono i consiglieri comunale del Gruppo Azione, Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi
"È la prova di quello che sosteniamo da tempo: un’Amministrazione che tira a campare, un Consiglio delegittimato, una totale assenza della Politica. Il Gruppo di Azione non ha partecipato ai lavori in Aula dopo aver rivolto alla Segretaria Generale delle specifiche domande riguardo alla legittimità dell’iter previsto dalla Legge per la formazione del Bilancio. In particolare è stato chiesto: se sono stati rispettati i termini previsti dal TUEL artt. 151 e 174; dal Regolamento di Contabilità dell’Ente art.18; dal Principio Contabile allegato 4/1 punto 9 D.lgs. 118/2011; se è regolare portare in discussione il Documento Unico di Programmazione “aggiornato” nella stessa seduta prevista per il Bilancio, senza che sia stata garantita ai Consiglieri la possibilità di godere di una specifica occasione di confronto e discussione, nel corso di una seduta ad hoc onde elaborare e formare indirizzi e direttive sulla stesura originaria del DUP stesso".
"Le risposte ricevute in Aula non sono state esaustive e, a nostro avviso, permangono delle irregolarità in aperto dispregio delle prerogative del Consiglio Comunale. Ci riferiamo, per esempio, al “termine inderogabile” di almeno trenta giorni che devono trascorrere tra la data di consegna della documentazione ai consiglieri (7 marzo 2024) e la data di convocazione del Consiglio Comunale (18 e 19 Marzo 2024). Basta solo questo, sorvolando sulle tante altre irregolarità pure palesi, a compromettere seriamente l’esercizio effettivo della funzione del Consiglio Comunale di Catanzaro quale “organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”.
"Nel merito, limitandoci a qualche piccola considerazione, non possiamo che rilevare – pur essendoci stata negata la possibilità di visionare nel dettaglio specifiche poste del Bilancio - che si tratta di un Bilancio senza “anima” e soprattutto di un documento senza alcuna visione e prospettiva. Una programmazione che ha nulla “di sinistra” se è vero come è vero che, nelle spese correnti, è destinato zero per le politiche giovanili, zero per le famiglie, zero per gli anziani. Di contro ed a proposito di politiche “solidali e di sinistra” assistiamo all’aumento dei tributi e delle tasse che toccano le tasche delle famiglie; come ad esempio l’illuminazione votiva e, tutto ciò in assenza, di un corrispondente miglioramento dei servizi erogati."
"Appena otterremo tutte le informazioni di dettaglio sui documenti di bilancio saremo nelle condizioni di spiegare meglio ai cittadini come questa Amministrazione sta irresponsabilmente conducendo verso un lento pre-dissesto i conti del Comune, e come sarà messa seriamente a rischio la tenuta economico-finanziaria dell’Ente e delle sue società partecipate".
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