Catanzaro, operazione "Coccodrillo": condannati gli imprenditori Lobello ma cade l'aggravante mafiosa (I NOMI)

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images Catanzaro, operazione "Coccodrillo": condannati gli imprenditori Lobello ma cade l'aggravante mafiosa (I NOMI)

  15 dicembre 2021 16:13

di EDOARDO CORASANITI

Tre condanne per i tre Lobello, seppur senza l'aggravante del metodo mafioso: il Gup di Catanzaro, Matteo Ferrante, ha condannato a 8 anni e 10 mesi Giuseppe, detto Pino, Lobello (difeso dagli avvocati Saverio Loiero e Francesco Gambardella)  e Antonio (dagli avvocati Saverio Loiero e Enzo De Caro)  e Daniele Lobello (difeso dagli avvocati Enzo De Caro e Piero Mancuso) a 4 anni e 8 mesi di reclusione e e 8 mila euro di multa. Interdetti inoltre a contrarre con la pubblica amministrazione per 5 anni. 

Sono imputati nel processo, con rito abbreviato, instaurato dalla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri e denominato "Coccodrillo", un blitz condotto dal Gico della Guardia di finanza del capoluogo di regione. Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero agito allo scopo di sottrarre il proprio patrimonio aziendale all’adozione di prevedibili misure di prevenzione antimafia. Mentre Giuseppe Lobello è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e il reato è rimasto in piedi nella sentenza, agli altri è contestato l'intestazione fittizia di beni, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, estorsione. Reati aggravati dalla modalità mafiosa ma che non hanno retto nel dispositivo del giudice, che ha escluso la sussistenza della circostanza prevista dal codice penale all'articolo 416 bis 1 per tutti e tre. 

 A settembre la pm Veronica Calcagno aveva chiesto dodici anni di reclusione per Giuseppe Lobello , 8 anni di carcere ciascuno per Antonio Daniele Lobello. 

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Gli altri filoni del processo. Proscioglimento perché ”il fatto non costituisce reato” per Marika Lobello e 4 rinvii a giudizio è stato invece l'esito per uno stralcio di "Coccodrillo": andranno a dibattimento le posizioni di Domenico Rotella (1978), Francesca Rotella (1972), Anna Rita Vignarolo (1978), Vitaliano Maria Fulciniti (1977).

Altri nove imputati procedono con il rito abbreviato. La pm Calcagno ha chiesto le condanne nei confronti di  Francesco Iiritano, (30enne), di Catanzaro, 4 anni, 6mila euro di multa;  Vincenzo Pasquino, (60enne), di Catanzaro, 4 anni, 6 mesi e 12mila euro; Giuseppe Rotella, (53enne), di Simeri Crichi, 4 anni;  Pasquale Torchia, (45enne), di Botricello, 3 anni e 8 mesi; Pasquale Vespertini, (40enne), di Catanzaro, 2 anni , 6 mesi e 600 euro di multa; Caterina Garcea, (41enne) di Catanzaro, 4 anni e Luciano Vitale, (54enne), di Catanzaro, 2 anni e sei mesi. Il magistrato ha chiesto l’assoluzione per Antonio Capellupo, 47 anni, di Botricello e il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per Pietro Garcea, 35 anni, di Catanzaro

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