di STEFANIA PAPALEO
Scappava e chiedeva aiuto con tutte la voce che poteva. Dietro di lei il compagno che aveva appena finito di distruggere l'abitazione nella quale vivevano insieme nel quartiere Lido di Catanzaro. Solo il passaggio di una Volante della polizia impegnata in giro di controllo l'ha salvata dalla furia dell'uomo che già l'aveva percossa in tutto il corpo. Immediati i soccorsi prestati alla vittima e l'arresto in flagranza di reato del compagno violento per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Contro quest'ultimo una dettagliata denuncia presentata dalla donna dopo le cure mediche ricevute al Pronto soccorso e nella quale si parla di ben 20 aggressioni subìte nel tempo in Svizzera, che l'avevano indotta a fuggire per trovare rifugio in Italia, precisamente a Catanzaro, dove da una decina di giorni l'uomo l'aveva raggiunta dando ancora una volta sfogo a tutta la rabbia sopita fino a quel momento.
Un racconto di paura e violenze, dunque, quello confluito nelle carte messe insieme dai poliziotti del vice questore Giacomo Cimarrusti e poi confluite nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere già disposta dal gip. All'indagato e al suo difensore di fiducia, adesso, tentare di ribaltare la ricostruzione accusatoria della Procura, supportata da numerosi indizi già raccolti dagli investigatori.
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