Catanzaro, Potere al Popolo celebra il 25 Aprile a Lido: “Siamo completamente contro il riarmo”

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  25 aprile 2025 18:36

di MARCO VALLONE

Potere al Popolo – Catanzaro, insieme a Fronte Comunista, Calabria Resistente e Solidale e Kalibreria, ha festeggiato questa mattina in Terrazza Matteo Saliceti, nel quartiere Lido di Catanzaro, la Festa della Liberazione. Ricorre difatti, quest'anno, l'80° anniversario dalla liberazione dell'Italia dal fascismo, e anche la sezione catanzarese di Potere al Popolo ha ritenuto importante dare un proprio contributo alla giornata odierna intitolando in particolare questo appuntamento “Resistere alla guerra e al genocidio”.

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Si è trattato di un evento realizzatosi a qualche chilometro appena dalla manifestazione dell'ANPI, tenutasi sul versante opposto del lungomare del capoluogo di regione calabrese. Cosa che potrebbe apparire, forse, come una volontà di distinguo da parte di Potere al Popolo rispetto all'Associazione Nazionale Partigiani Italiani a Catanzaro. “Noi non ci contrapponiamo a nessuna piazza – ha tenuto a sottolineare Pino Commodari, di Potere al Popolo – Catanzaro -. Noi vogliamo che questa sia una piazza diversa dalle altre, e con questo intendo dire diversa da coloro che hanno sposato la piazza, per fare un esempio, di Roma. Come l'ANPI, anche se in alcune realtà si contraddistinguono rispetto a questa scelta di stare con coloro che poi praticamente predicano e praticano il riarmo. Noi abbiamo scelto di stare in questa piazza per rivendicare la nostra diversità rispetto a tutto ciò che sta accadendo oggi in Europa e in Italia, perché riteniamo che non ci sia alcuna differenza tra coloro che sostengono il riarmo nazionale e l'esercito europeo. Si tratta sempre di riarmo. Noi siamo completamente e sostanzialmente contro il riarmo, cioè il progetto che ci viene proposto dall'Europa”.

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“Ma siamo anche qui per ribadire – ha evidenziato Commodari – che la lotta di liberazione, dalla quale nasce la nostra Repubblica, la nostra Costituzione, la lotta di liberazione dall'antifascismo non può essere assolutamente considerata una pura e semplice festa. Deve essere considerata una continuità della lotta partigiana: una lotta di liberazione, una lotta di resistenza contro il nazifascismo perché crediamo che oggi ci siano tanti altri popoli che resistono. Popoli come quello palestinese, il quale viene sottoposto sistematicamente dallo Stato sionista di Israele a una pulizia etnica, a un vero e proprio genocidio, una vera e propria cancellazione dalla terra di quella gente. Quindi anche questo noi oggi vogliamo rilevare: la resistenza si intende tale per tutti i popoli che si oppongono agli oppressori. Ci siamo opposti nella fase storica dell'occupazione nazista e della dittatura fascista, e ci opponiamo oggi a tutte quelle situazioni e a tutti quegli Stati che opprimono e pensando di dovere distruggere e annientare chi la pensa in maniera diversa. Ma siamo anche qui per ribadire il nostro no, come dicevo all'inizio, al piano che ci viene proposto dall'Europa. Cioè, nel giro di pochi secondi, hanno individuato risorse per 800 miliardi per riarmare gli eserciti nazionali o per riarmare l'esercito europeo e, ripeto, per noi non fa alcuna differenza. Ma non hanno trovato, nel corso di questi anni, nessun finanziamento, nessuna risorsa finanziaria, per la scuola, per il diritto alla tutela della salute e per i lavoratori”.

“Questo penso che debba essere messo anche al centro di questa giornata – ha commentato il rappresentante di Potere al Popolo – Catanzaro -. Cioè noi siamo contro il genocidio del popolo palestinese, siamo contro il riarmo europeo, siamo perché si costruisca un mondo di pace e si costruisca un mondo basato sui diritti. Quindi quello che serve oggi non è finanziare la guerra ma ampliare i diritti sociali e i diritti civili in Europa. Quello che vogliamo rimarcare alla fine è questo processo di revisione storica per cui sono sdoganati ampiamente i fascisti in Italia, e tra l'altro questo sta avvenendo in una città come quella di Catanzaro che notoriamente ha una presenza considerevole di nostalgici del fascismo: domenica intitolano una piazza a Ramelli, e questo dà il segno di come si ha davanti il revisionismo storico purtroppo portato anche avanti da alcune forze della cosiddetta sinistra. Per esempio non abbiamo capito perché, e ci spiegassero almeno questo, l'ANPI non ha assunto una posizione sulla vicenda delle foibe, e non assume posizione su questa intitolazione di uno spazio all'interno del Parco della Biodiversità a uno che è stato un fascista italiano, anche se poi è morto giovane. Quindi siamo qui per ribadire che noi siamo contrari a qualsiasi ipotesi di revisionismo storico. I partigiani sono stati liberatori, non sono stati carnefici così come qualcuno pensa di poterli descrivere. I partigiani sono stati vittime di quel regime fascista, di quel ventennio, e noi pensiamo che bisogna continuare anche oggi quella lotta di resistenza. Non solo, come dicevo, perché c'è il popolo palestinese e tanti altri popoli che resistono”.

Per esempio, anche il popolo ucraino è da considerarsi come un popolo che resiste oppure no? “Certo, il popolo ucraino non c'è dubbio che venga sottoposto ad attacchi continui – ha evidenziato Pino Commodari – però lì la vicenda è tutta diversa, nel senso che bisognerebbe comprendere per bene le ragioni per le quali tutto ciò è accaduto. E quali sono le responsabilità della Nato nell'allargare la sua zona d'influenza e capire, comprendere e spiegare perché tutto questo è accaduto. Tanto per fare un esempio non sono stati mantenuti gli impegni assunti a Minsk, cioè quello di impedire che la Nato continui ad essere quel dispiegamento di forze che nella sostanza non fanno altro che generare guerre. Certamente per i civili, su questo non vi sono dubbi, noi non vogliamo assolutamente che ci siano distinzioni di sorta però è del tutto evidente che lì le ragioni sono diverse”.

“Ad ogni modo prima stavo dicendo – ha proseguito Commodari - che non capiamo perché l'ANPI a Catanzaro non assuma una posizione netta sulle questioni che ho evidenziato. Noi siamo qui per ribadire la continuità della storia, per ribadire che la resistenza è stata soprattutto lotta di liberazione dal nazifascismo, e siamo qui anche per ribadire che questa lotta deve continuare perché non dimentichiamo che in Italia oggi ci sono i fascisti tanto per essere chiari. Giorgia Meloni non ha preso le distanze dalla sua storia e dalla vicenda storica che è stata quella che ci ha consegnato il Movimento Sociale Italiano che conosciamo bene. Quindi noi siamo qui per dire ora e sempre resistenza!”.

Quella di Potere al Popolo – Catanzaro intende essere una manifestazione “sobria”, per utilizzare un termine adoperato dal ministro Musumeci negli scorsi giorni? “Mah, vorrei capire che cosa hanno mai visto? Cioè, detto da questi che oggi governano – ha rilevato Pino Commodari -, in fatto di sobrietà non mi pare che siano l'eccellenza. Basta guardare alcuni esponenti. Poi non comprendiamo che cosa significa sobrietà: noi non abbiamo mai costruito manifestazioni poco sobrie rispetto al 25 Aprile, rispetto alla resistenza, rispetto alla lotta di liberazione. Io penso invece che quella sobrietà sta semplicemente per il tentativo di non consentire che venga ampiamente ricordato e vissuto, in piena regola, l'80° anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Quel 'sobrio' sta semplicemente per tentativo di impedire qualsiasi manifestazione, così come hanno fatto d'altronde con le scelte che hanno compiuto ultimamente: cioè quella di aver praticamente stravolto tutta la procedura costituzionale rispetto all'iter per l'approvazione della legge. Hanno trasformato un disegno di legge che si stava discutendo in parlamento, quello che noi chiamiamo 'disegno di legge repressione' (cioè il DDL Sicurezza ndr), lo hanno trasformato in un decreto legge, quindi bypassando completamente il parlamento e imponendo giuridicamente il divieto assoluto di manifestare. Questa è la realtà dei fatti. Se per sobri intendono questo, allora noi non siamo sobri”.

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