Il centro storico di Catanzaro, non è un mistero, ha necessita di parcheggi e idee che possano portare nel breve periodo alla chiusura e alla pedonalizzazione del cuore antico della città Capoluogo”. Così è Eugenio Riccio, consigliere comunale di Catanzaro.
“In quest’ottica abbiamo apprezzato l’incontro che il candidato sindaco Aldo Casalinuovo ha promosso per parlare di parcheggi e mobilità integrata. Un incontro che ha visto la partecipazione anche di tecnici preparati e affermati come il dirigente del settore Grandi Opere del Comune di Catanzaro, Giovanni Laganà e dell’architetto Maurizio Frangipane nella sua qualità di esperto in parcheggi sotterranei. Riteniamo, però, un azzardo parlare di un parcheggio sotterraneo a Piazza Prefettura e di un sistema di tunnel pedonali per collegare l’area del Musofalo con corso Mazzini. Idee ottime ma non realizzabili a Catanzaro, per un semplice motivo, tutto il centro storico cittadino è percorso da una serie di antiche gallerie sotterranee su più livelli. E difficilmente la Soprintendenza darebbe il nulla osta per distruggere la Catanzaro sotterranea. Le gallerie sotto il San Giovanni e quelle di Villa Margherita sono un piccola parte di un complesso e intricato sistema ipogeo che collegava tutta la Catanzaro medievale. Piuttosto che parlare di parcheggi sotterranei a piazza Prefettura e tunnel pedonali da e per il Musofalo bisognerebbe mappare e recuperare la Catanzaro sotterranea”, continua Riccio.
“E’ risaputo che anche sotto il Convitto Galluppi (già convento dei Gesuiti) così come sotto i complessi conventuali della Stella e del Carmine ci siano dei cunicoli sotterranei ancora inesplorati. E, molto probabilmente, sotto tutti i luoghi del potere feudale, le chiese e i conventi del centro storico vi erano queste antiche gallerie un vero e proprio articolato sistema viario realizzato durante i secoli. Nel caso specifico, a piazza Prefettura, è bene ricordarlo, insieme all’abbattimento del Teatro Reale Francesco I (quello che per tutti era il San Carlino), fu abbattuto il duecentesco convento dell’Immacolata (già Chiesa della S.S. Trinità e di San Francesco d’Assisi) e molto probabilmente anche in questa area dovrebbe esserci un “ramo” dei cunicoli sotterranei. Luoghi ancora inesplorati che potrebbero riservare sorprese e aiutare a riscrivere l’antica storia di Catanzaro e allo stesso tempo potrebbero diventare una vera e propria attrazione turistica per il centro storico cittadino. Questo non significa che Catanzaro deve rinunciare a realizzare dei parcheggi al servizio di corso Mazzini e delle vie limitrofe ma questo non dev’essere fatto distruggendo ulteriormente luoghi dalla grande valenza culturale. A tal proposito ci permettiamo di suggerire la possibilità di realizzare l’ormai decantato parcheggio multipiano, così come sottolineato dall’Ing. Laganà durante il convegno, al centro della rotatoria del Musofalo collegandolo con un sistema di passerelle automatizzate o ascensori inclinati che arrivino fino a piazza Matteotti e un parcheggio multipiano sotto Bellavista che riprenda, però, l’architettura esterna della balconata (ossia quella serie di archi di cemento armato che ormai la contraddistingue da diversi decenni). Quest’ultimo potrebbe ulteriormente rendere attrattiva tutta l’area in quanto allargando la passeggiata diventerebbe una vera e propria piazza sospesa tra il centro storico e il Golfo di Squillace. E ancora, si potrebbe ripensare il parcheggio multipiano del Politeama. La struttura automatizzata esistente è inutilizzabile, occorre, quindi, ricostruirlo con delle rampe di accesso, e sfruttare anche l’area prospiciente occupato da un parcheggio privato con la realizzazione di un altro parcheggio multipiano. Entrambi collegati con il centro storico da ascensori. Ma non solo, si potrebbe rispolverare il vecchio progetto delle scale mobili che avrebbero dovuto collegare la zona nord della città con l’area di via Indipendenza. Recuperare il multipiano privato sotto l’ex Standa e realizzare il terminal bus multipiano che era stato pensato dalle Ferrovie della Calabria nell’area della stazione di via Crispi. Ed, infine, realizzare una fermata ferroviaria nei pressi del Parco della Biodiversità (visto che il tracciato lambisce proprio l’area verde) e servirebbe a tutti coloro che devono muoversi da e per la zona nord di Catanzaro. Idee e progetti ce ne sono, purtroppo, in questi anni sono mancate le capacità di realizzarli. E i fondi? A Palazzo De Nobili dovrebbero, se ne sono capaci, presentare un pacchetto integrato con tutti questi progetti per farli finanziare dal PNRR, così come stanno facendo in quasi tutte le città italiane. Più che idee e progetti servono capacità, visione e amore per questa città”, conclude Riccio.
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