Catanzaro. Rifiuti, basole divelte e una barcaccia di troppo al Pianicello: residenti furiosi e Comune assente

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images Catanzaro. Rifiuti, basole divelte e una barcaccia di troppo al Pianicello: residenti furiosi e Comune assente

Ecco la bellezza "sfregiata" dal mix di inciviltà dei cittadini e delle promesse mancate dell'Amministrazione comunale di Catanzaro. Inutile anche la raccolta firme depositata dall'avvocato Anselmo Mancuso

  18 novembre 2021 16:57

di STEFANIA PAPALEO

Rifiuti abbandonati lungo la strada, basole divelte, cassonetti posizionati arbitrariamente e una "barcaccia" trasformata in vera e propria discarica a cielo aperto. Questo è il degrado totale in cui versa via Santa Maria del Mezzogiorno, la via che porta al largo Pianicello, uno degli angoli più belli del centro storico di Catanzaro. Una bellezza "sfregiata" dal mix di inciviltà dei cittadini e dell'indifferenza da parte degli uffici comunali competenti che, da anni ormai, annunciano  una riqualificazione che, puntualmente, lascia invece posto a interventi tampone, utili solo a sprecare il denaro dei cittadini.

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"Il progetto è pronto, presto la via sarà chiusa per i lavori. Alcuni mesi di pazienza e il quartiere risplenderà come una volta", assicurava un tecnico dell'Amministrazione comunale di Catanzaro nel mese di agosto, a pochi giorni da una raccolta firme depositata dall'avvocato Anselmo Mancuso a nome dei residenti del quartiere. Ma, di transenne e ruspe, ad oggi, neanche l'ombra.

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LEGGI QUI. La rabbia dei residenti al Pianicello, tra basole divelte e assenza istituzionale. Avviata una raccolta firme

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Le auto in transito continuano a subire danni dalla carreggiata "ballerina", peraltro provocando rumori simili a quelli di un treno in corsa sui binari della ferrovia. I passanti a ogni passo rischiano una caduta per terra, con il drammatico ricordo dell'anziana che, diversi anni fa, perse addirittura la vita per le conseguenze riportate. 

E se dalla viabilità passiamo all'ambiente, l'indignazione non si placa. Ai rifiuti abbandonati dagli incivili di turno lungo la strada, senza che la Sieco provveda a raccoglierli se non dopo diverse segnalazioni, si aggiungono  gli ingombranti spesso accatastati, sempre dai "furbetti" di passaggio, accanto ai cassonetti di un locale rimasti posizionati sotto le abitazioni che affacciano al centro di uno slargo, in una temporaneità senza fine, in attesa che la sezione Ambiente dei vigili urbani gli indichi l'area da utilizzare senza provocare, seppur involontariamente, una mini discarca.

Per non parlare dei sacchetti di spazzatura, bottiglie di birra vuote e quant'altro che si accumulano intorno alla cosiddetta barcaccia, un'opera d'arte fatta installare dall'Amministrazione comunale più di 15 anni fa e poi lasciata in completo abbandono, fino a trasformarsi in ricettacolo di rifiuti e ostacolo per le manovre degli automobilisti, tant'è che in più di un'occasione, nel corso degli anni, legislatura dopo legislatura, gli assessori a turno hanno assicurato che sarebbe stata presto rimossa. Ma anche queste sono rimaste solo parole.

Ma adesso i residenti dicono basta. E urlano alla vergogna. Neanche le firme raccolte sono servite a smuovere le acque. E questo sarebbe il centro storico del capoluogo di regione? A chi di dovere il coraggio della risposta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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