Nei giorni scorsi, nell’ambito di indagini volte al contrasto dei reati legati al ciclo dei rifiuti e dell’inquinamento ambientale, è stato ispezionato un impianto di produzione di calcestruzzo, avente un’estensione di circa 100.000 metri quadri, ubicato nel Comune di Catanzaro, che operava, in assenza di autorizzazioni per l’emissione in atmosfera, per l’estrazione di inerti da cava e per lo scarico di reflui industriali e, durante i controlli effettuati dai militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Soverato, è emerso che i reflui di scarto delle lavorazioni, venivano interamente sversati sul terreno e nelle acque superficiali di un vicino corso d’acqua.
Nello stabilimento veniva altresì riscontrata la presenza di circa 180 metri cubi di fanghi di lavorazione e altri rifiuti quali legno, plastica, metalli misti, cemento depositati in maniera incontrollata. L’intero complesso industriale è stato sequestrato ed il legale
rappresentante dell’impresa è stato deferito alla Procura della Repubblica di Catanzaro per diverse ipotesi di reato. A carico dell’azienda è stata infine comminata una sanzione amministrativa di euro 4.133 per mancanza del registro di carico e scarico rifiuti.
Il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736