di FILIPPO COPPOLETTA
Esordio intenso per la squadra e per lo stesso Alberto Aquilani, alla sua prima uscita in campionato sulla panchina giallorossa. Un esordio, quello contro il Südtirol, fatto di vento, fisicità e anime nuove. In sala stampa, il tecnico analizza con lucidità i pregi, le incognite e le sfide che questo primo passo in Serie B pone davanti al gruppo.
Il SudTirol, rimarca Aquilani, è una squadra con identità forte, intensità fisica e pressing alto. Una prova che lascia indicazioni chiare sul livello competitivo della Serie B.
Il vento come avversario inatteso - "Partita a dir poco complicata. Secondo me anche per il vento che c’era. Me ne avevano parlato ma non pensavo così". Il tecnico sottolinea come le condizioni atmosferiche abbiano inciso sul gioco, compensando però: “Il vento non deve essere mai una scusa… oggi questa è stata una sorpresa. Ci dobbiamo tutti regolare” — segno di un approccio critico ma senza alibi.
Una squadra giovane in cerca di identità - Aquilani ribadisce la natura del suo progetto: "Una squadra nuova, una squadra giovane, tanti giocatori che oggi per la prima volta giocavano in Serie?B… ci sta". Lanciando un messaggio chiarissimo: la crescita passa dalla consapevolezza dei propri limiti e dall’esperienza diretta.
Qualità, personalità e la necessità di osare - “Dobbiamo aumentare anche un po’ di qualità e un po’ di personalità". E invoca quella scintilla che rompe gli equilibri: “Ci vuole anche quello poi nel calcio: uno che ti salta l’uomo, che ti fa una giocata individuale, perché sennò non la recuperi".
Difficoltà nel primo tempo, reazione nel secondo - Un primo tempo difficilissimo, secondo Aquilani. "Nel primo tempo non entravamo praticamente in palla. La partita ti dice che quello che stai facendo non è sufficiente". Una chiara presa d’atto, seguita dall’analisi del miglioramento nel secondo tempo: più spazi, meno pressione, più qualità nelle giocate.
I giovani responsabilizzati - A proposito dei nuovi innesti: “Verrengia un giocatore giovane che vogliamo valorizzare, meritava di giocare. Ha fatto una buona partita anche lui, si è reso conto che questa non è la Serie C né la primavera. I giovani devono capire il salto di livello e crescere alla velocità del campionato".
Ceravolo come arma in più - “È uno stadio, un popolo che vive di emozioni". Un legame visibile e tangibile tra squadra e tifosi, che Aquilani definisce un valore aggiunto determinante.
Mercato - "Dal mercato mi aspetto qualcosa che vada a pareggiare anche un po’ di forza, un po’ di gamba, mi auguro che arrivi qualcuno pronto per giocare". Conclusione pragmatica: si è contenti del gruppo, ma serve qualche innesto subito operativo.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736