di LORENZO FAZIO
Nell’ambito del corso “Organizzazioni mafiose ed evangelizzazione”, proposto durante una tappa pastorale, si è tenuto un significativo incontro con il prof. Sergio Tanzarella. L’evento formativo, introdotto dal prof. Massimo Serio, ha posto al centro la riflessione sulla postura che la Chiesa deve assumere di fronte alla piaga della criminalità organizzata, con particolare attenzione al contesto calabrese, ma estendendo la riflessione anche ad altre aree del Paese.
L’obiettivo principale è stato quello di individuare le costanti che caratterizzano tali organizzazioni e definire lo stile che il sacerdote dovrebbe adottare in questi contesti.
Il prof. Tanzarella ha aperto il suo intervento con una premessa toccante, evocando la figura di Don Peppino Diana: “Peppino Diana, affamato di vita, in una stagione della storia in cui solo in Campania si contavano 2.600 omicidi per mano della camorra”. Questa immagine potente ha subito delineato il contesto drammatico in cui operava Don Diana e ha introdotto la successiva riflessione.
Proseguendo, Tanzarella ha offerto un’ulteriore chiave di lettura sulla figura di Don Diana, definendolo “un seminarista qualsiasi ed un prete qualsiasi”. Questa affermazione, apparentemente semplice, sottolinea l’ordinarietà di un uomo che, pur nella sua quotidianità, ha saputo testimoniare con coraggio e fermezza i valori del Vangelo, fino al sacrificio della vita.
L’uso del termine “qualsiasi” non vuole sminuire la figura di Don Diana, ma al contrario evidenzia come la santità e l’eroismo possano germogliare anche in contesti ordinari, in persone comuni che scelgono di non restare indifferenti di fronte al male.
“Don Peppino, quando in una sola settimana celebra tre funerali di giovani della parrocchia, chiederà ai confratelli se loro fossero ordinati presbiteri esclusivamente per celebrare funerali”.
Conclude facendo un riferimento ai film: “Stiamo molto attenti nell’attività pastorale di mostrare ciò che non è stato ancora visto e compreso. Noi siamo davanti a società criminali che diventano spettacolo, facendo passare la positività di un ruolo che è invece è tutt’ altro”.
L’incontro, di particolare rilevanza formativa e sociale, è stato promosso dall’Istituto Teologico Calabro con la partecipazione dell’intero Pontificio Seminario Teologico Regionale “San Pio X”. L’evento si è svolto nell’aula magna Beato Francesco Mottola, rappresentando un momento significativo di riflessione e confronto per il clero e per tutti i partecipanti, impegnati nel costruire una risposta concreta alla piaga della criminalità organizzata.
Chi è Sergio Tanzarella (Wikipedia)
Dottore di ricerca in Storia (1989), dal 2009 è ordinario di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, sezione San Luigi; è inoltre, dal 2007, professore invitato presso l’Università Gregoriana di Roma. Negli ultimi anni ha pubblicato studi su Don Milani e su Papa Francesco, e nel 2021 il libro Il pentagramma di Lorenzo Milani. Musica per la libertà, e nel 2024 il libro Peppino Diana. Un prete affamato di vita.
Tra le recenti curatele: con A. Carfora, V. Oldano e F. Ruozzi: L. Milani, Tutte le opere, vol. I-II, Mondadori, Milano 2017; con S. Bongiovanni, Con tutti i naufraghi della storia, il pozzo di Giacobbe, Trapani 2019; con M. Prodi, Papa Francesco, Conquista la pace, il pozzo di Giacobbe, Trapani 2023.
Per contrastare le celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale pubblicò con L. Kocci e V. Gigante il volume La grande menzogna. Tutto ciò che non vi hanno raccontato sulla prima guerra mondiale (Dissensi, Viareggio, seconda edizione 2018).
Per oltre vent’anni ha insegnato lingua italiana a diverse centinaia di migranti e rifugiati provenienti da circa trenta nazioni.
Fu eletto deputato nell’uninominale nel collegio di Caserta nel 1994 come indipendente nei Progressisti. All’interno del gruppo Progressista-Federativo aderì, su invito di Ermanno Gorrieri e di Luciano Guerzoni, alla componente dei Cristiano Sociali. Nei 21 mesi di mandato politico presentò alla Camera dei Deputati più proposte di legge come primo firmatario:
Disposizioni in materia di soggiorno dei cittadini stranieri extracomunitari nel territorio dello Stato;
Norme per l’attuazione del diritto di asilo;
Modifiche alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, in materia di indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati;
Modifiche all’articolo 5 del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33, in materia di assistenza sanitaria ai cittadini stranieri temporaneamente non in regola con le norme sull’immigrazione .
Ricandidato nel medesimo collegio con L’Ulivo alle elezioni politiche del 1996, non venne rieletto.
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