di ENZO COSENTINO
La politica catanzarese è sempre di più un contenitore del “nulla”. O forse una facoltà universitaria per polemisti. E si può accedere facilmente non essendo a “numero chiuso”.
Un quadro brutto da guardare. Una situazione che se portata all’esasperazione dei termini potrebbe provocare un tsunami che metterebbe veramente in ginocchio il Capoluogo di Regione e le conseguenze ricadrebbero ovviamente sulla comunità che dimora nella Città dei Tre Colli dove purtroppo aumentano i giocatori al tavolo delle…carte.
Una crisi di identità politica che tocca tutti gli attori sul set: dai protagonisti principali alle comparse. E seguendo la girandola del botte e risposte, la massima istituzione locale, ovvero Palazzo de Nobili, è un “tutti” (o quasi)contro uno(il Sindaco Nicola Fiorita) e “uno” (sempre il Sindaco) contro “tutti” al netto ovviamente dei fedelissimi per passione o interesse.
Il Pd è uno dei maggiori azionisti del governo Fiorita ma il più influente e attuale vero ago della bilancia, è il gruppo di cui è leader il consigliere Comunale e regionale, Antonello Talerico. Fra Pd e Fiorita c’è un momento di gelo. Giorni or sono con una nota i due attuali coordinatori cittadini dem, Rossana Neri e Antonio Prunesti hanno “sgridato di brutto” il Primo Cittadino per aver invitato ad una riunione, il gruppo di opposizione(lo potrebbe essere ancora per poco) “Azione” il cui leader è il consigliere prof. Valerio Donato.
Ufficialmente non si sa se il Sindaco Fiorita e il Pd abbiano chiarito lo stato dell’arte e se il Primo Cittadino abbia corretto quella “sgrammaticatura politica e inappropriata e velleitaria iniziativa” (così i due coordinatori dem hanno definito l’incontro alla base della polemica). Voci che circolano ma non trovano conferme è che la nota sia finita subito nel cestino. Comunque “improbabilissimo” che vi possano essere conseguenze sulla continuità del governo cittadino.
Altro nodo gordiano è la condizione del centrosinistra diventato almeno nel Capoluogo un soggetto politico soltanto di nome e poco di fatto. Si parla ancora di “campo largo” dove nessuno però sembra voler seminare per raccogliere… il grano.
L'aspetto serio - e forse preoccupante- è che la situazione reale del Capoluogo è piena di problematiche in tutti i settori ed è di questo che chi siede nelle istituzioni dovrebbe farsene carico. Seriamente! Senza colpi da teatro.
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