«Campagne di sterilizzazione e assicurazioni per cani da quartiere barattati con una giornata dedicata alla microchippatura dei cani di proprietà che insistono sul territorio comunale. Sul piatto pure voucher, per sostenere le spese della sterilizzazione degli animali presso i propri veterinari di fiducia».
A darne notizia il consigliere comunale in quota Azione, Stefano Veraldi che però boccia su tutta la linea l'operazione dell'amministrazione Fiorita e anzi si scaglia, senza se e senza ma, contro il presidente del consiglio, Gianmichele Bosco, nonché contro l'assessore alla Tutela degli animali, Nunzio Belcaro che cercano dì accaparrarsi meriti non loro.
Sotto accusa il capitolo di bilancio 44395 sul quale a luglio, grazie al Consigliere Comunale di Azione, proprio in sede di approvazione del bilancio preventivo, erano stati spalmati 3.000 euro proprio per combattere il randagismo su un emendamento più cospicuo dallo stesso presentato. Mentre l’altro capitolo di bilancio 46000 sul quale sono spalmati 2.000 euro oggetto dello stesso emendamento e destinato alle assicurazioni per i randagi di quartiere risulta ad oggi non essere impegnato. Con carte alla mano Veraldi parla, in effetti, di «fondi “distratti” per un cambio in corsa» nel quale si dice «assolutamente insoddisfatto».
Ecco perché Veraldi punta il dito contro quello che ai suoi occhi appare come «un utilizzo mirato delle risorse pubbliche. Troppo pochi - tuona - i fondi stanziati per non pensare che l'obiettivo del Comune sia soltanto quello di sterilizzare e dotare di microchip i cani di coloro i quali ruotano attorno al cerchio magico del sindaco».
Da qui l’affondo: «È l'ennesima dimostrazione di gestione della cosa pubblica poco trasparente». Ma c'è di più perché il cambio in corsa approntato dalla Giunta Fiorita sul randagismo diventa il gancio perfetto al quale l’esponente di Azione si appiglia per mettere all’angolo il presidente del Consiglio comunale pure rispetto all'approvazione del garante per la tutela degli animali. «Se ciò è avvenuto - spiega Stefano Veraldi - lo si deve soltanto alla mia caparbietà e al mio emendamento. Ritengo pertanto davvero stucchevole e maldestro l’ennesimo e recente tentativo - sottolinea il consigliere comunale - targato Gianmichele Bosco che ha palesemente provato a travisare la storia, non riconoscendo la paternità del nostro gruppo per ciò che concerne l’emendamento, divenuto parte integrante delle linee programmatiche, che ha prodotto la svolta». Un atteggiamento che Veraldi bolla come inaccettabile anche perché - ricorda - sullo sfondo c’è anche una battaglia lunga 13 anni condotta dalla presidente dell'organizzazione di volontariato “Anima randagia”, Francesca Console che ringrazio pubblicamente per il contributo che ha apportato».
Veraldi, dunque, si schiera nettamente con i cittadini e le volontarie che - afferma senza remore - si sostituiscono all’amministrazione comunale e all’Asp». Senza appello la conclusione: «L’amministrazione Fiorita combatte il randagismo facendo campagna elettorale proprio a discapito delle volontarie e delle gattare che ad oggi, nonostante abbiano avviato da Ottobre 2022 il censimento delle colonie feline non hanno ricevuto il relativo tesserino identificativo e che continuano a loro spese a sterilizzare e microchippare gli animali di proprietà del sindaco che dal suo insediamento ha dimostrato di non rispettare le promesse fatte in campagna elettorale in continuità con il suo predecessore, continuando inoltre a non attivare l’UTA che è anche parte dell’emendamento presentato da Veraldi e continua a non chiedere l’applicazione delle legge 281 Art. 2 comma 8».
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