di GAETANO MARCO GIAIMO
Si è da poco concluso un nuovo imperdibile appuntamento della rassegna "Libri & Bollicine", giunta alla sua XI edizione. Questo pomeriggio, all'Hotel Guglielmo di Catanzaro, il celebre conduttore e autore Savino Zaba ha presentato il suo libro "Cent'anni di compagnia" (RAI Libri, 2024), dialogando con la giornalista Elisa Chiriano e interloquendo anche con il pubblico in sala, molto attivo nella discussione. Al termine dell'evento, il consueto flute di bollicine, in perfetto stile della rassegna ideata da Salvatore Sangiuliano.
Non si è trattato della classica presentazione di un libro: il botta e risposta tra Zaba e Chiriano è stato continuo e vari momenti multimediali hanno scandito le fasi della discussione. "Dal 1° agosto 2024, la radio è diventata materia di studio dell'Università italiana" ha detto l'autore, "È un mezzo di comunicazione che racconta l'intera storia del nostro paese e ho scritto questo libro per festeggiare il secolo di questa grande amica. Il testo è diviso in tre parti, in cui non si parla solo di questi cent'anni di radio ma anche della storia linguistica dei testi radiofonici e della mia esperienza personale, condita da interventi di amici e colleghi". Molti i nomi, infatti, che figurano all'interno di queste pagine: su tutti spiccano Renzo Arbore e Claudio Cecchetto, autori di pre e post fazione, definiti "Intro" e "Outro" per mantenere il tema musicale dell'opera.
L'uditorio ha potuto poi ascoltare il primo annuncio radiofonico trasmesso in Italia quel 6 ottobre 1924. "La radio è diventata strumento versatile nel tempo grazie anche alle radiocronache sportive: la prima partita dell'Italia trasmessa risale al 1928, poi Tutto il Calcio minuto per minuto ha legato moltissime persone a questo media, la capacità descrittiva dei radiocronisti è impareggiabile. Il più bel complimento che ho ricevuto a livello professionale è stato essere riconosciuto per la mia voce". Altri momenti emozionanti sono stati vissuti con la riproduzione dell'annuncio della fine della Seconda Guerra Mondiale. "Nel dopoguerra, Carlo Emilio Gadda cambiò completamente il linguaggio radiofonico e le sue regole rimangono attualissime. Negli anni '60, la radio si reinventa con le trasmissioni che aprono il microfono agli ascoltatori: io definisco quelle esperienze - come Chiamate Roma 3131 - il primo vero social media". Sono state ricordati anche altri celebri format, come Alto Gradimento, del quale è stato riprodotto un breve e simpatico estratto.
Dopo aver condiviso l'aneddoto su come è arrivato ad ottenere un provino in radio a soli 15 anni, Zaba si è soffermato sulle prospettive future: "Questo mezzo è sempre rimasto al passo coi tempi ed ha sempre saputo reinventarsi: mi spaventa più la capacità dell'Intelligenza Artificiale di riprodurre perfettamente la voce umana che un declino del media, per quanto alcuni esperimenti in Polonia hanno portato a rivolte popolari. La radio deve parlare con la voce umana, che viene dall'anima, che sbaglia, inciampa, si emoziona, perché ti permette di fare una fotografia di quello che ti circonda attraverso un microfono e un'antenna". Il libro è strutturato con paragrafi che prendono in prestito titoli di canzoni celebri, così come il suo stesso nome richiama l'opera di Gabriel García Márquez.
Nelle ultime pagine del testo, si trova un QR Code scansionabile che porta al videoclip di "Cento suonati", brano swing composto da Savino Zaba e Renanera: il video, che vede anche la partecipazione di Francesca Testasecca, Miss Italia nel 2010, è stato proiettato al termine della presentazione, prima che Salvatore Sangiuliano donasse un omaggio del maestro Spadafora a Zaba, che si è poi trattenuto per qualche ulteriore scambio di battute coi presenti durante il consueto brindisi.
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