Cede una roccia e l'escursione diventa un incubo: l'avventura di un gruppo di catanzaresi nella grotta del “Palummaro”, a Caccuri

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Cede una roccia e l'escursione diventa un incubo: l'avventura di un gruppo di catanzaresi nella grotta del “Palummaro”, a Caccuri
Le operazioni di soccorso nelle foto concesse dall’architetto Walter Fratto
  09 ottobre 2021 13:24

di STEFANIA PAPALEO

 Una escursione come un’altra. Alla scoperta delle bellezze naturali che la Calabria offre. Domenica scorsa la meta è stata la grotta del “Palummaro”, sul fiume Lese, a Caccuri, nel Crotonese. Suggestiva ed entusiasmante per i partecipanti che, nell’apprestarsi a uscire dalla grotta, hanno rischiato di ritrovarsi in un vero e proprio incubo. All’improvviso, infatti, una parte di roccia cede e il capo fila precipita per oltre 10 metri, finendo violentemente a terra. Un urlo e la paura di tutti per quanto sarebbe potuto accadere, essendo rimasti bloccati all’ingresso della grotta. Quindi, il pronto intervento di un maresciallo della Guardia di finanza, Antonio Veraldi, che, senza esitare, nonostante fosse privo di margini di sicurezza, si è precipitato in soccorso della vittima, seguito a ruota da un medico anestesista, Alessandro Tucci, mentre gli altri partecipanti si attivavano a chiamare i soccorsi.

Banner

Banner

Una frattura scomposta esposta all’altezza del piede destro, con perdita copiosa di sangue, rendeva sempre più sofferente il malcapitato, tanto che il maresciallo Veraldi, ricorrendo alla cintura indossata, l’ha legata intorno alla gamba del ferito, per creare un laccio emostatico artigianale e cercare di rallentare l’emorragia, per poi immobilizzare l’arto con l’aiuto del dottore Tucci, che cercava di tenere in asse il piede, mentre il maresciallo Veraldi affiancava un pezzo di legno alla gamba, legandolo con lacci di fortuna, in attesa dell’elisoccorso, giunto sul posto grazie al punto GPS del luogo dell’incidente scaricato da quest’ultimo durante le operazioni di soccorso, ma non con poche difficoltà in quanto la zona impervia rendeva difficile individuare il gruppo.

Banner

Imbarcato il ferito, per volare alla volta dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro, il maresciallo Veraldi, con l’aiuto di un altro escursionista, rimasto all’interno della grotta, ha provveduto ad aiutare gli altri ad uscire, mediante l’ausilio di corde, imbracature e moschettoni portati  sul posto da Claudio Pileggi, escursionista CAI, che, arrampicandosi fin sull’accesso alla grotta, fissava un ancoraggio alla parete.

Alle 15,30 la fine dell’incubo, con la risalita e il ritorno alle auto di tutti gli escursionisti, incontro ai quali erano anche sopraggiunti un Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri della stazione di Caccuri e un componente della polizia municipale, che hanno raccolto il racconto dei protagonisti della convulsa escursione che, adesso, vogliono rivolgere un particolare ringraziamento “al maresciallo Antonio Veraldi e al dott. Alessandro Tucci per essere immediatamente scesi, senza margini di sicurezza, per prestare aiuto e fornire i primi soccorsi al compagno d’avventura rimasto ferito, ad Antonio Veraldi ancora e a Claudio Pileggi per il successivo aiuto fornito ai più, rimasti all’ingresso della grotta, al servizio del 118 di Catanzaro e all’equipaggio dell’elisoccorso di Cirò Marina per il veloce intervento nel luogo impervio, ai Carabinieri, alla Polizia Locale e ai volontari del gruppo speleologico “Le Grave” di Verzino che nell’immediatezza si sono recati sul posto”.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner