Centro Covid a Villa Bianca. La replica del Pd: "La nostra posizione non è strumentale ma motivata e cerca di ragionare su numeri e bisogni dei calabresi"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Centro Covid a Villa Bianca. La replica del Pd: "La nostra posizione non è strumentale ma motivata e cerca di ragionare su numeri e bisogni dei calabresi"

  23 aprile 2020 15:08

"La posizione espressa dai circoli cittadini del Partito Democratico di Catanzaro sull’eventualità di istituire un centro di malattie infettive a Villa Bianca non si vede come possa essere strumentale e a cosa".

Immediata la replica dei circoli PD di Catanzaro. "Si tratta invece di una posizione ampiamente motivata che cerca di ragionare su numeri e bisogni dei calabresi senza farsi coinvolgere in provincialistiche ubriacature da disponibilità di risorse che, nella sanità calabrese servirebbero a tante cose e non a  mettere in piedi, chissà quando, una struttura ripetitiva di quanto esiste già alla Palazzina dislocata sopra l’ospedale Pugliese che unisce al vantaggio della tecnologia specifica (i locali a pressione negativa) e della separatezza dall’ospedale generale quello della possibilità di poter fruire immediatamente delle altre competenze specialistiche".

Banner

"Ci creda l’on. Wanda Ferro (LEGGI QUI) che abbiamo a cuore la sicurezza di tutti e che l’edificio di cui parliamo, e che è attualmente operativo, ha le dimensioni adeguate, ha le competenze professionali e necessita solo di una manutenzione costante e principalmente di una larga attenzione alla costante formazione e all’aggiornamento periodico del personale (infermieri e OSS). La “cultura” delle infezioni, della sicurezza e dell’isolamento è il principale problema oggi. In queste settimane al Policlinico, per esempio, si sta svolgendo un lavoro quasi eroico nel quale il principale disagio è stato costituito non solo dalla mancanza di dispositivi di protezione, ma dall’ “impreparazione” del personale (che ha reagito in modo esemplare), sorpreso dalla straordinarietà della situazione creata dall’epidemia".

Banner

"Vogliamo ricordare a tutti che l’esperienza degli ospedali infettivologici “isolati” che poi è sostanzialmente solo quella dello Spallanzani (il Sacco e il Cotugno sono inseriti in strutture generaliste) soffre proprio il problema della mancanza delle altre competenze. L’utilizzazione del corpo C del Policlinico invece è stata ed è solo un’ipotesi - insistono - ove si fosse creata o si dovesse creare nelle prossime settimane una improbabile gravissima emergenza, ipotesi certamente migliore della tensostruttura che a più riprese è stata da tanti ipotizzata e che sarebbe stata del tutto inutile come temiamo che lo sarebbe l’ipotesi di cui parliamo e come si è rivelato un flop l’ospedale della Fiera di Milano con buona pace del dott. Bertolaso".

Banner

"Ci sorprende invece la posizione espressa da uno storico amico come il prof. Valerio Donato (LEGGI QUI). I circoli cittadini del PD stanno svolgendo con assiduità e partecipazione il proprio compito ormai da tanto tempo. Sono state promosse tante iniziative con la collaborazione di tutti i circoli spesso con la presenza anche di rappresentanti istituzionali e regionali del Partito. In queste occasioni hanno partecipato anche tanti militanti “orfani” del circolo Lauria che è invece inattivo da più di un anno, tanto che, proprio prima dell’inizio della presente forzata segregazione, i segretari degli altri circoli stavano promuovendo una assemblea degli iscritti allo scopo di designare almeno un referente provvisorio".

"Cogliamo l’occasione per invitare il prof. Donato, qualora ne avesse piacere, a partecipare alle prossime riunioni in modo da constatare di persona l’attivismo di molti amici e compagni all’interno dei vari circoli cittadini. Per finire. A nostro avviso Catanzaro deve continuare ad ospitare un centro infettivologico ma riteniamo più utile per motivi, economici e organizzativi e di puro buon senso, ottimizzare una struttura sanitaria già esistente.  Sono necessarie – lo ripetiamo - ovviamente specifiche attività che confermino la messa in sicurezza non solo dei degenti, ma anche del personale sanitario e che puntino alla creazione di servizi efficienti che, in sanità, sono fatti principalmente di cultura e professionalità e non di corse agli appalti milionari. E’ chiaro che comunque la soluzione migliore potrà emergere solo dopo una valutazione tecnica fatta da esperti, e non da politici, a seguito della quale si potrà ragionare sulla migliore soluzione, qualunque essa sia e in ogni caso rimaniamo disponibili ad un confronto con tutte le forze politiche che hanno a cuore l’interesse della città". 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner