Centro unico di prenotazione, tutti i dubbi del Codacons

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  24 giugno 2019 15:45

È appena partito il sistema “unico” per consentire ai calabresi di prenotare le prestazioni sanitarie e già montano le polemiche. Per il  Codacons, in effetti, «sarebbe realmente efficace se solo riuscisse a coinvolgere tutte le strutture calabresi. Nei fatti - prosegue la nota dell’associazione - la voglia, per non dire l’interesse, a realizzare più centri di prenotazione contribuisce a ingenerare una grande confusione per i pazienti, ma anche a moltiplicare le spese». 
 
Secondo il Codacons «un centro prenotazione davvero “unico”, comporterebbe meno spese, meno contratti e, soprattutto, un reale sevizio all’utenza. Invece chiamando lo 0961789789 è possibile prenotarsi direttamente via telefono soltanto per le Aziende sanitarie di Crotone, Vibo Valentia e per quanto riguarda Catanzaro soltanto per l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini». 
A loro avviso, insomma, «le Aziende sanitarie di Cosenza, di Reggio Calabria e di Catanzaro sono fuori dal sistema. Una decisione - hanno sottolineato - francamente incomprensibile e che implica evidenti problemi all’utenza nonché espone la sanità calabrese a ulteriori ed inutili costi».
 
E il vicepresidente nazionale del Codacons, Francesco Di Lieto, è stato netto: «Per comprendere le nostre preoccupazioni sulla “lievitazione” delle spese, basti pensare che l’Asp di Catanzaro ha un Centro unico per le prenotazioni tutto suo. Con costi che si aggirano intorno ai 500mila euro l’anno oltre ai servizi on - site, così come previsti in contratto, per un costo di 650 euro al giorno. Un contratto stipulato con Engineering SpA con sede a Roma che, parrebbe aver subappaltato i servizi on-site alla Seta Srl, con sede legale a Monza ma sede operativa nella vicina Settingiano, come si evince dalla determina 4895 del 29 maggio scorso».
 
Da qui la richiesta: «Riteniamo doveroso che i cittadini ricevano spiegazioni su questa “moltiplicazione” dei costi e soprattutto venga fatta luce su chi ha davvero interesse a mantenere una macchina con costi così elevati, che finisce per rendere oltremodo confuso e difficoltoso l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari». E dall'Asp del capoluogo di regione, il Codacons si aspetta che «spieghi i motivi per cui Enginering abbia subappaltato la gestione on-site ad altra società».
 

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