di CLAUDIA FISCILETTI
È una ragazza che è riuscita a superare tutti gli ostacoli della vita, la protagonista della storia descritta nella graphic novel "Charlotte Salomon. I colori dell'anima" di Ilaria Ferramosca e Gian Marco De Francisco, presentato ieri al Centro polivante per i giovani in via Fontana vecchia, a Catanzaro.
La presentazione, organizzata da Venti d'autore in collaborazione con l'Ubik, ha approfondito i retroscena che hanno portato alla creazione della graphic novel, con l'apporto dei due autori definiti "il duo pugliese del fumetto dell'impegno civile".
La storia della pittrice Charlotte, infatti, ha come sfondo il periodo del Nazismo ma, attenzione, il fumetto si concentra unicamente sul dramma privato della protagonista -vissuta realmente-, e sul modo in cui lei lo affronta quotidianamente all'interno di quella che è una tragedia di dimensione mondiale, com'è stato precisato dall'autrice Ilaria Ferramosca.
Hanno conversato con gli autori Daniela Fazio ed Emiliano Lamanna (Venti d'autore), che hanno più volte ribadito come le graphic novel non debbano solo trattare temi divertenti ma sono anche in grado di descrivere temi di un determinato impegno sociale anzi, sono anche il mezzo più adatto per far conoscere meglio particolari tematiche ai più giovani, ai bambini. Spesso il fumetto è stato presentato nelle scuole in cui i due autori hanno avuto un grande riscontro pur affrontando temi particolarmente pesanti come depressione, suicidio e morte, ma facendolo con delicatezza.
Gian Marco De Francisco ha descritto l'aspetto più tecnico della creazione del fumetto. "È stato un impegno da far tremare i polsi" ha detto l'autore per poi spiegare come, prima di lui, il piano sequenza è stato usato da un altro mostro sacro del fumetto, Gianni De Luca. De Francisco ha continuato, mostrando attraverso il supporto di slide, come sia stata usata la tecnica dell'acquerello che è simile alla tecnica del guazzo che usava Charlotte nelle sue opere.
L'intera graphic novel è ispirata dall'opera di Charlotte Salomon "Vita? O teatro?" e, oltre a descrivere la storia di una ragazza che nell'arte ha trovato quella molla per vivere al meglio la sua vita, gli autori vogliono anche trasmettere il messaggio di come questo fumetto abbia anche un eco contemporaneo e De Francisco lo dimostra citando la battuta di uno dei personaggi, la matrigna di Charlotte, che dice: "Questa barbarie del nazionalsocialismo non potrà mai attecchire in una società evoluta come la nostra".
TRAMA:
Charlotte Salomon (Berlino, 16 aprile 1917 – Auschwitz, 10 ottobre 1943) è una giovane pittrice ebrea in lotta con un destino che ha già segnato le donne della sua famiglia, facendole conoscere la depressione e il suicidio.Nel momento di maggior disperazione, Charlotte trova nella parte più profonda di sé, nel dolore e nella follia, la forza creativa per reinventare la sua vita: in poco meno di due anni produce un’opera in 1.300 fogli in cui si incrociano pittura, scrittura, teatro e musica. è il racconto della sua infanzia, degli studi, dei suicidi della nonna e della madre, delle sue relazioni amorose e del Nazismo. Perseguitata proprio dai nazisti in Germania, si rifugia in Francia. Ma dopo un rastrellamento della Gestapo, la morte da cui fuggiva attraverso l’arte la raggiunge nell’inferno di Auschwitz, a soli 26 anni.
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