Nessuna convocazione del Consiglio comunale, documenti incompleti e silenzi prolungati: Foti, Rauti e Maida attaccano l’amministrazione e sollecitano l’intervento della Prefettura
09 maggio 2025 15:04“Siamo al 9 maggio e, nel Comune di Chiaravalle Centrale, il rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2024 non è ancora stato approvato. Non solo: il Consiglio comunale che dovrebbe discuterlo non è stato nemmeno convocato, mentre la documentazione contabile necessaria continua a non essere trasmessa ai consiglieri di minoranza”. È la ferma protesta di Claudio Foti, Giuseppe Rauti e Vito Maida, esponenti dell’opposizione consiliare di Chiaravalle Centrale.
“Donato - affermano - si era presentato nel 2016 come il sindaco della trasparenza. Oggi, documenti alla mano, possiamo dire che quella trasparenza tanto sbandierata inizia a vacillare seriamente”.
La minoranza denuncia, infatti, una grave carenza di atti indispensabili per un’analisi consapevole e approfondita del rendiconto. In una richiesta formale, già reiterata più volte, si sollecitava la trasmissione di documenti fondamentali come: la verifica di cassa al 31 dicembre 2024, i dettagli delle entrate vincolate e delle relative spese, il nuovo piano di ammortamento del Fondo Anticipazioni di Liquidità (FAL), la relazione della Giunta e la nota integrativa – mai pubblicate – oltre a estratti conto, spese non ripetitive, l’elenco delle spese di rappresentanza, e per finire la relazione sul Fondo Contenzioso atto importantissimo e mai trasmesso, con indicazione di: tipologia di giudizio (civile, tributario, amministrativo, penale, lavoro, ecc.); parti coinvolte; stato attuale del procedimento; eventuali importi richiesti o a rischio; valutazione del rischio”.
“Ci chiediamo dove voglia arrivare il sindaco Donato - proseguono i consiglieri - evitando di fornire elementi chiave per la lettura del documento contabile. Perché, su temi così delicati, continua a mantenere il silenzio senza dare le dovute spiegazioni ai cittadini che lo hanno eletto?”.
La vicenda è stata ufficialmente segnalata anche alla Prefettura, affinché venga sottoposta alla sua attenzione. Secondo i tre consiglieri, si rischia una grave lesione del ruolo della minoranza, privata degli strumenti minimi per esercitare il proprio dovere di controllo e proposta.
“I nodi, prima o poi, dovranno venire al pettine” le conclusioni dell’opposizione.
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