Si paventa il rischio di “danno erariale e restituzione dei fondi”
27 agosto 2025 13:49La minoranza consiliare di Chiaravalle Centrale torna a farsi sentire. Con una richiesta formale, indirizzata a sindaco, presidente del Consiglio e segretario comunale – e trasmessa per conoscenza anche al Prefetto di Catanzaro – i consiglieri comunali Claudio Foti, Giuseppe Rauti e Vito Maida hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul tema del polo culturale e museale presso il Convento dei Padri Cappuccini (nella foto).
L’iniziativa si fonda sull’articolo 39 del D.Lgs. 267/2000 e, come si legge nel documento, mira a «riportare la questione all’attenzione dell’amministrazione, del Consiglio e della comunità locale» dopo mesi di silenzio.
I tre consiglieri mettono nero su bianco la situazione: «I lavori di recupero e valorizzazione del Convento dei Padri Cappuccini, finanziati con risorse FSC 2014–2020 per un importo di circa 400.000 euro, risultano conclusi e collaudati da oltre un anno». Il progetto, ricordano, prevedeva non solo il restauro dell’immobile ma anche la creazione di un centro culturale innovativo: «La realizzazione di un Polo culturale e museale con annesso Centro documentale di ricerca sulle fonti bibliografiche antiche e sull’arte sacra, con finalità precise e qualificanti». Eppure, nonostante la piena ultimazione dei lavori, la struttura non è mai stata aperta: «Ad oggi, nonostante la piena ultimazione, la struttura non è stata attivata, né resa fruibile alla cittadinanza, alle scuole e ai ricercatori». Un immobilismo che, secondo la minoranza, rischia di avere conseguenze pesanti: «Tale immobilismo rischia di vanificare l’investimento pubblico e di esporre il Comune a potenziali richieste di restituzione dei fondi da parte del soggetto finanziatore, con conseguente danno erariale». I consiglieri parlano anche di un tema “rimosso dal dibattito politico” e “assente da ogni documento ufficiale di programmazione dell’Ente”. Per questo chiedono che il Consiglio comunale affronti con urgenza il punto all’ordine del giorno: «Mancata attivazione del Polo culturale e museale presso il Convento dei Padri Cappuccini, stato di attuazione del progetto FSC Calabria 2014-2020, assenza di potenziale programmazione negli atti dell’Ente e individuazione delle azioni necessarie a sanare l’attuale stallo amministrativo».
Concludono Foti, Rauti e Maida: «È necessario chiarire le cause dell’attuale stallo e individuare soluzioni concrete per l’apertura della struttura, restituendo al Convento il ruolo strategico previsto come spazio di cultura, identità e sviluppo socio-economico del territorio».
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