Chiaravalle, Radici e Ali accusa: “Nomi sbagliati e verità distorte”

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Il movimento civico: “Le sviste sulle lettere formate dal sindaco sono il simbolo di una gestione superficiale”

  20 giugno 2025 18:27

Il movimento civico “Radici e Ali” interviene con decisione nella vicenda della recente comunicazione trasmessa dal sindaco di Chiaravalle, Domenico Donato, nella quale il Prefetto viene nominato con un cognome sbagliato.

Una lettera inviata da Donato in risposta ai consiglieri di opposizione e indirizzata anche al Prefetto di Catanzaro. Un documento che ha destato scalpore non solo per il contenuto giuridicamente controverso, ma anche per un errore che, agli occhi del movimento, non può essere derubricato a semplice svista: il Prefetto viene nominato con un cognome sbagliato.

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«Non si tratta – attacca Radici e Ali – di un errore formale qualsiasi, come si è cercato di far credere. È invece un gravissimo segnale di confusione politica e superficialità amministrativa, che fotografa bene il livello di attenzione e serietà con cui si gestisce la cosa pubblica a Chiaravalle».

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Il movimento sottolinea come la responsabilità ricada direttamente sul primo cittadino, dal momento che la nota porta la firma autografa del sindaco Donato. «Non si può scaricare sugli uffici – si legge nella nota di Radici e Ali – ciò che è evidentemente imputabile alla mano che firma. Quando si firma un atto ufficiale, lo si deve leggere e assumere. Il sindaco si assuma le sue responsabilità, una volta tanto».

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Ma per il movimento civico la vicenda rappresenta solo la punta dell’iceberg. «Il problema è che Donato è molto più sollecito nel prendersi meriti che non ha piuttosto che nel prendersi carico delle sue mancanze», si legge ancora. Un riferimento chiaro a certe narrazioni enfatiche diffuse recentemente, come quella sulla sostituzione delle lampadine del teatro, sbandierata come una “grandissima opera pubblica mai vista”, oppure la Casa della Salute, per cui il sindaco avrebbe tentato di attribuirsi risultati che – ribadisce il movimento – «sono il frutto dell’azione politica del consigliere regionale Ernesto Alecci, che ha seguito passo dopo passo l’iter».

L’amministrazione Donato, secondo “Radici e Ali”, continua a camminare su due piani distorti: da un lato l’incapacità di affrontare i problemi reali del paese; dall’altro, una narrazione gonfiata, autoreferenziale, lontana dai fatti.

«Chiaravalle merita verità e competenza, non un’amministrazione che confonde i nomi, i ruoli e i meriti», conclude il movimento.

 

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