Chiaravalle, Radici e Ali: “Altro che scontro politico, qui manca perfino il confronto”

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Il movimento civico accusa il sindaco Donato di autocelebrazione e di ignorare le istanze della minoranza: “Mentre il paese si svuota, si pensa a convegni e post sui social”

  04 novembre 2025 14:16


Nessuno scontro politico, nessun duello dialettico, nessun confronto vero. È questa la fotografia che il movimento civico Radici e Ali restituisce dell’ultima seduta del consiglio comunale di Chiaravalle Centrale, liquidando come “illusoria” la rappresentazione di uno scontro acceso tra maggioranza e opposizione offerta da alcune cronache giornalistiche.

Secondo Radici e Ali, parlare di “scontro” presupporrebbe l’esistenza di due parti che si confrontano, con toni magari accesi ma nel rispetto del pluralismo democratico. A Chiaravalle, invece, accade l’opposto: “Alle argomentazioni della minoranza – osserva il movimento – il sindaco Domenico Donato e i suoi consiglieri non rispondono. Allora, delle due l’una: o non riconoscono valore al confronto democratico, oppure non sanno cosa rispondere”.
Una presa di posizione dura, che tocca un punto politico più profondo: la qualità del dibattito pubblico e la cultura istituzionale di chi amministra. “La democrazia – ricordano da Radici e Ali – vive di confronto e di trasparenza, non di silenzi e autocelebrazioni”.

Il movimento contesta, inoltre, quella che definisce una “propensione all’autoesaltazione” del sindaco Donato, accusato di dedicarsi più alla costruzione della propria immagine che alla soluzione dei problemi concreti della città. “Ogni occasione – si legge nella nota – diventa il pretesto per vantare risultati presunti, mentre restano irrisolti i veri nodi che soffocano Chiaravalle”.
Tra questi, Radici e Ali cita il pesante calo demografico, “uno dei più gravi del comprensorio”, segno – secondo il movimento – dell’assenza di strategie e visioni a lungo termine. “Ma forse – aggiunge con ironia – il sindaco pensa di risolvere tutto con quattro convegni e due note sui social”.

Il tono è severo, ma anche intriso di amarezza: quella di chi vorrebbe un’amministrazione capace di discutere, spiegare, ascoltare. “Senza confronto – conclude Radici e Ali – una comunità resta ferma. E Chiaravalle ha bisogno, più che mai, di muoversi nella direzione opposta”.
 
Movimento civico Radici e Ali 
Chiaravalle Centrale 


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