Chiaravalle, Radici e Ali chiarisce: “Perché non risponde il sindaco? La nostra domanda non era rivolta alla Pro Loco”

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Dopo la nota del presidente Squillace, il gruppo civico ribadisce: "Volevamo sapere se la Consulta è oggi un braccio politico dell’amministrazione”

  16 agosto 2025 14:27

La vicenda della mostra fotografica di Francesco Fossella a Chiaravalle continua a sollevare interrogativi e a generare prese di posizione. Dopo l’interrogazione pubblica di Radici e Ali, che aveva chiesto chiarimenti all’amministrazione comunale in merito al presunto “sfratto” dell’esposizione dai locali del Liceo Scientifico a opera di rappresentanti della Consulta della Cultura, è arrivata in queste ore una risposta del presidente della Pro Loco, Marcello Squillace.
Una dichiarazione che, però, non era propriamente attesa. Radici e Ali, infatti, precisa oggi in una controreplica che "la domanda non era stata posta all’associazione, ma al sindaco e alla Consulta della Cultura, ritenuti i soggetti competenti a chiarire una vicenda che tocca il ruolo stesso degli organismi istituzionali".
 
“Abbiamo posto un quesito semplice e lineare – afferma il gruppo civico – e ci sorprende che a intervenire per primo sia stato il presidente della Pro Loco. Non era certo lui l’interlocutore designato: la nostra richiesta è chiara e riguarda il Comune e la Consulta. Volevamo, e vogliamo ancora capire, se la Consulta sia diventata di fatto un braccio politico dell’amministrazione comunale, arrivando a incidere su decisioni che riguardano anche spazi non direttamente comunali, come il Liceo Scientifico, che è invece struttura provinciale”.
Alla Pro Loco, Radici e Ali rivolge comunque "un ringraziamento per l’attenzione e l’impegno costante nella vita culturale cittadina". “Il nostro intento – prosegue la nota – è solo quello di ricostruire con chiarezza i fatti e di ottenere risposte trasparenti da chi ha titolo istituzionale per fornirle”.
 
Al centro della questione resta dunque l’interrogativo: "I rappresentanti della Consulta della Cultura, che secondo alcune segnalazioni avrebbero sollecitato a gran voce lo spostamento della mostra di Fossella, hanno agito a nome del Comune o per iniziativa autonoma? E, soprattutto, quali sarebbero state le ragioni di un simile intervento?".
Domande che, per il momento, restano senza risposta. Ma Radici e Ali annuncia che continuerà a chiederle, sempre con lo stesso spirito: determinato nel pretendere trasparenza dalla pubblica amministrazione.

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