Replica del movimento civico alla maggioranza
“In una giornata politica segnata dalla denuncia, da parte di un consigliere comunale, del quadro economico disastroso in cui versano le casse del Comune e dalla richiesta, da parte di un altro, delle dimissioni del sindaco Domenico Donato per i suoi reiterati comportamenti sopra le righe in aula, apprendiamo con stupore e sincera gratitudine che la giovane portavoce della maggioranza trovi il tempo per dedicare attenzione al nostro movimento”. Lo scrive, in una nota, il movimento civico di Chiaravalle Centrale “Radici e Ali”. “Un gesto che ci inorgoglisce - prosegue la nota - e ci induce a una puntuale replica. La giovane portavoce, che stimiamo per la simpatia, ha l’abitudine singolare di firmarsi ‘la maggioranza’, ma poi si dichiara sorpresa che il nostro movimento si firmi con il proprio nome! Una stranezza, in effetti: ci chiamano Radici e Ali e ci firmiamo Radici e Ali. Faremo autocritica”. “Ma il capolavoro - prosegue il comunicato - arriva con la personale e creativa interpretazione, da parte della giovane e rampante giurista, del Testo Unico degli Enti Locali, che a Chiaravalle pare avere una sua versione tutta particolare. Nella versione chiaravallese del TUEL, infatti, il sindaco Donato sembra dotato di tutti i poteri propri di un magistrato: può disporre addirittura sequestri di telefoni, in barba al codice di procedura penale. E non finisce qui: ricordiamoci, Chiaravalle è sempre lo stesso Comune in cui le scadenze amministrative slittano senza alcuna conseguenza (vedi anche il recente Rendiconto), e dove i consigli comunali richiesti espressamente ai sensi del TUEL nazionale… semplicemente non vengono convocati. Nel frattempo, ci si indigna per presunte interruzioni di pubblico servizio dovute a presunte registrazioni audio, mentre si tace il fatto (questo sì documentabile e gravissimo) che durante una famigerata seduta ufficiale del consiglio comunale sia intervenuta direttamente in aula una parente stretta del sindaco, senza alcun titolo, episodio ovviamente omesso da tutti i verbali ufficiali. Sorvoliamo sulla confusione (del tutto comprensibile in una giovane promessa della politica) tra dialettica democratica e personalismi: noi continuiamo a porre domande pubbliche e circostanziate; le risposte arrivano come se il Comune fosse una proprietà di famiglia. Ma se davvero non c’è nulla da nascondere, ci permettiamo una domanda semplice: perché non ripristinare la trasmissione integrale delle sedute consiliari? Cosa c’è da temere? C’è la paura che ogni cittadino possa giudicare da sé?”. E per chiudere, una citazione “che dedichiamo con affetto” – dice Radici e Ali - all’intera amministrazione: “La politica è l’arte di governare con la ragione, diceva qualcuno che di politica ne masticava tanta. A Chiaravalle, invece, sembra ormai diventata più una recita scolastica messa in scena da attori dilettanti e andata fuori copione”. Infine, il movimento civico "Radici e Ali" annuncia che, tramite il proprio rappresentante consiliare Claudio Foti, chiederà formalmente al Prefetto "di capire come sia possibile che il TUEL applicato a Chiaravalle Centrale presenti così evidenti differenze rispetto a quello in vigore nel resto della Repubblica Italiana".
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