"Questa mattina la storica edicola che si trovava di fronte all'ingresso dell'Aldisio aveva la serranda abbassata. Non riaprirà.
In Italia negli ultimi anni hanno chiuso migliaia di edicole, strangolate dalla crisi dei giornali ma anche da tassazioni comunali eccessive, non più sostenibili. Questo è quello che accade anche a Catanzaro. E per questo abbiamo chiesto di affrontare con urgenza la situazione. Abbiamo delle proposte da fare, abbiamo dei posti da lavoro da salvare".
Lo scrive il consigliere comunale Nicola Fiorita direttamente sui social che chiede di convocare una "Commissione con estrema urgenza".
Un'ennesima saracinesca abbassata. Ennesimi posti di lavoro che vanno via. Diminuiscono inesorabilmente le copie dei quotidiani e con loro i chioschi.
Eppure una volta l'edicola era un "presidio" della vita civile dove affacciarsi e condividere momenti e pensieri. Dove accendere discussioni che scaturivano dalle ultime notizie. Era un presidio dell'informazione, unico fino a qualche tempo fa, prima dell'avvento di internet. E oggi, in quei piccoli comuni dove la popolazione è più anziana e non ha facile accesso a Internet come nelle grandi città.
Negli ultimi anni in città hanno abbassato la saracinesca quattro edicole: quella nella zona dello Stadio, quella nei pressi del Parco della Biodiversità, due sul centralissimo Corso Mazzini. Ora quella di fronte all'ingresso dell'Aldisio.
t.a.
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