Cimino: "25 anni di Armonie d'Arte, 5 anni da Ennio Morricone, le sue musiche e Chiara Giordano"

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images Cimino: "25 anni di Armonie d'Arte, 5 anni da Ennio Morricone, le sue musiche e Chiara Giordano"
Franco Cimino
  07 luglio 2025 19:18

di FRANCO CIMINO

Cielo blu nero, luna quasi intera, luminosa e chiara. A imperare da regina del Cielo. Tutt’intorno un manto di stelle, piccole, grandi. Splendenti. Come diamanti. Come fiammelle luminose. A indicare la via dell’infinito. Del sommo gaudio. Sotto quel Cielo magico, il magnifico Parco delle Roccelle, con i resti dell’antica Basilica, che danno voce alla maestosa antichità di questo luogo.

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Adagiato, quasi a sfiorarne le mura storiche, il grande palco della musica d’Armonie d’Arte Festival. Che, proprio stasera, nel giorno del quinto anniversario della scomparsa di Ennio Morricone, festeggia i venticinque anni della sua nascita. Ennio Morricone e Armonie d’Arte, connubio perfetto. Sotto questo Cielo, sotto questa luna e queste stelle, inizia un concerto davvero bello. Semplice e bello. Che è piaciuto molto al festante numeroso pubblico, intervenuto numeroso non solo per quelle musiche stupende, ma per una sorta di fedeltà ventennale al Festival. Infatti, lungo il fascinoso percorso a luci soffuse, che porta in “ platea, tante persone a salutarsi affettuosamente. Come a ritrovarsi da appuntamento. Ed è così per quasi tutti, che vi camminavano verso la Musica di stasera. Un concerto di pochi orchestrali, rispetto alle grandi orchestre. E di un piccolo coro, rispetto a quello dei grandi teatri. Ma che insieme hanno saputo, nell’egida di Ensemble vocale e strumentale del Coro Lirico Siciliano, davvero rappresentare l’intensità della poetica di Morricone. Tanta era la bravura dei maestri musicisti e dei ventidue coristi. Tutti ottimamente diretti dal maestro Francesco Costa, un giovane ricco di talento che dirige con il vigore della sua passione e i movimenti di tutto il suo esile corpo. Che urla. Che prega. Che danza.

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Un direttore d’orchestra, che ha saputo ben contaminare le musiche del grande maestro, dando ad esse un tocco di vivacità. A tratti rock. A tratti pop. Esecuzioni, che hanno deliziato l’ascolto dei numerosissimi presenti. Le più belle musiche. E nel finale, tre delle più note e belle canzoni musicate e arrangiate da Ennio Morricone. È stata davvero una bellissima serata. Di musica, di canto, di cultura, sapientemente raccontata dalla splendida voce di Chiara, che fuori campo ha narrato il maestro attraverso testi delicati e poetici da lei stessa scritti. Una bella festa dunque. Per l’indimenticabile premio Oscar. Per Armonie d’Arte.

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Ma una festa ancora più dedicata è risultata essere quella alla magnifica padrona di casa, l’ideatrice e l’animatrice di uno dei festival più prestigiosi d’Italia. La Donna con la maiuscola, che l’ha saputo difendere con le unghie e con i denti da mille problemi, da tante insidie. Da antiche roventi invidie. La Donna, che anni fa io stesso definii la regina del Parco, per averlo ella scoperto e inventato come grande Teatro della Cultura, oggi è stata maestosa. Nonostante le fatiche immani di queste settimane di preparazione del festival. E nonostante anche qualche sofferenza fisica per il recupero il più veloce da un qualche problema per fortuna risolto. Chiara Giordano, è una grande persona, coraggiosa oltreché intelligente, perseverante oltreché fantasiosa, tenace oltreché creativa. Combattiva oltreché pacifista, come ha finemente detto, con il suo eloquio colto ed elegante, questa sera in presentazione dell’anno venticinquesimo, parlando della Pace nel mondo, come necessità di mantenere la bellezza che c’è stata donata. La Pace è la musica, che suona dagli spartiti degli autori dagli strumenti dei musicisti. Dal cuore degli artisti.

La musica, che è Pace perché esprime l’armonia vera. Quella che dal firmamento, apparentemente silenzioso, scende nel Cielo che ci copre. E da esso nell’aria che respiriamo. E, quindi, nelle cose che vediamo, nelle voci che udiamo. Anche nelle parole che pronunciamo, se esse sono parole belle. Parole armoniose. Parole musicali. Parole d’amore. Dell’arte. E, per essa, la musica, come ci ha detto Ennio Morricone attraverso la voce di Chiara Giordano. È armonia. È amore. Una serata magica, troppo magica per essere casuale. Lo ripeto in conclusione: Questo cielo, questa Musica, questo palco in questo Parco, antichità e modernità, passato e presente verso il futuro. E le anime di tutti che, dagli occhi che piangono , s’involano. Per creare una nuova armonia. Di Musica senza note. E di Poesia senza parole. E di Bellezza senza schemi e norme. La Bellezza, che è tutta al femminile. Come Musica. Come Donna. E stasera ve ne erano tantissime, tutte belle e tutte eleganti. Bellezza al femminile. Come Donna. E per essa, come Chiara Giordano.

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