
"Sentivo il peso della responsabilità quando i risultati non arrivavano, oggi sento l’orgoglio di vedere il popolo giallorosso felice"
27 dicembre 2025 18:24di FILIPPO COPPOLETTA
Il “Ceravolo” esplode ancora una volta, avvolto da un entusiasmo che profuma di storia. Catanzaro batte Cesena 2-0, firma la quinta vittoria consecutiva in Serie B e scrive una pagina mai vista prima nel campionato cadetto giallorosso. Iemmello colpisce, Pittarello suggella, ma il vero segnale arriva dal campo e rimbalza forte in sala stampa, dove Alberto Aquilani si presenta con la consapevolezza di chi sta costruendo qualcosa che va oltre il singolo risultato.
Il tecnico romano non parla di casualità, né di momento fortunato. Parla di crescita, evidente e continua, di un gruppo che ha scelto di non fermarsi nemmeno davanti alla tentazione di accontentarsi. Quattro vittorie potevano bastare e invece il Catanzaro ha spinto ancora, ha voluto prendersi tutto: il record, i punti, la conferma di essere una squadra affamata. Aquilani lo dice chiaramente tra le righe: solo così arrivano le vittorie, solo così si alza davvero il livello dell’ambizione.
La quinta affermazione consecutiva non è un dettaglio statistico, ma il simbolo di un percorso che coinvolge un’intera città. Aquilani lo ammette senza nasconderlo. "Sentivo il peso della responsabilità quando i risultati non arrivavano, oggi sento l’orgoglio di vedere il popolo giallorosso felice". Ma i riflettori li sposta subito sui suoi ragazzi, capaci di battere avversari forti, costruiti per obiettivi diversi, dimostrando che il Catanzaro è ormai una realtà competitiva.
Dentro questo successo c’è anche la storia di Pittarello, uomo simbolo della serata. Atteso, difeso, voluto, ha risposto con una prestazione totale, impreziosita dal gol ma soprattutto da un rendimento che Aquilani definisce di altissimo livello sotto ogni aspetto. Un premio al lavoro quotidiano, alla perseveranza, alla voglia di non mollare mai, in una squadra dove anche chi gioca meno continua a spingere e ad allenarsi con lo stesso spirito.
Sul futuro, l’allenatore resta fedele alla sua linea: niente voli pindarici, niente parole playoff. Si ragiona partita dopo partita, con la testa già al prossimo impegno, consapevoli però di aver fatto un altro passo in avanti. La vittoria sul Cesena, squadra solida e organizzata, rappresenta uno spartiacque: un test superato con maturità, senza frenesia, senza paura, con quella lucidità mentale che distingue le squadre che sanno competere davvero.
Catanzaro continua a correre, sospinto da un’identità sempre più chiara e da un record che profuma di orgoglio. E mentre la classifica sorride, al “Ceravolo” cresce una certezza: questo Catanzaro non si accontenta più.
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