Clima teso all'Asp di Catanzaro, i sindacati a Battistini: "Non parli del futuribile, ma venga riconosciuto ai medici il pregresso"

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L'ingresso dell'Asp di Catanzaro e dell'ex Pugliese (dove c'è una parte rilevante di amministrativi della Dulbecco)

Clima teso fra le sigle sindacali della dirigenza medica e sanitaria e il commissario straordinario

  02 agosto 2023 20:04

"Dal punto di vista sindacale, nella logica della massima trasparenza cui anche l’azienda fa riferimento, risulta indispensabile, nevvero, chiarire alcuni aspetti che potrebbero rivelarsi opachi ad una lettura inconsapevole della nota aziendale a firma di Ella. La convocazione del 28 u.s. aveva come ordine del giorno la discussione del nuovo regolamento per la retribuzione di risultato da applicare a far data dall’anno 2023. Rispetto a tal guisa, la maggioranza delle OO.SS. di categoria avevano già dichiarato la propria indisponibilità per un motivo semplice che riteniamo anche condivisibile a rigor di logica: non vi è nulla da discutere su un futuribile “futuro” se prima l’azienda da Ella diretta non provvede, nel rispetto di quanto a suo tempo pattuito e a regolamento vigente, al pagamento alla Dirigenza Medica e Sanitaria di quanto dovuto per gli anni 2020 e 2021. Ovviamente, il fatto che Ella abbia ritenuto di dare chiarimenti su argomenti non previsti dall’OdG, è legittimo ma quantomeno
poco attento rispetto a chi non si era presentato a quella convocazione perché vertente su altro".

Lo scrivono in una nota, rivolta al commissario dell'Asp Catanzaro, Antonio Battistini, Ivan Potente FPCGIL Dirigenza Medica e Sanitaria Area Vasta, Filippo Larussa ANAAO Calabria, Giancarlo Cristofaro FVM ASP CZ, Teresa Porcaro FASSID ASP CZ e Giuseppe Paone CIMO ASP CZ

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Gli stessi aggiungono: "Permane quindi come vulnus comunicativo dell’azienda rispetto alle attese sindacali. Se poi spostiamo il ragionamento sul percorso obiettivi 2020 delle U.O. aziendali che, da quanto sembrerebbe trasparire dalla nota aziendale, non sarebbero stati affidati, comunichiamo all’azienda, attraverso di Ella, che per quanto di nostra diretta conoscenza, gli obiettivi 2020 sono stati assegnati e firmati dalle varie strutture. Fermo restando ciò, laddove poi così non dovesse essere per tutti o laddove alcuni passaggi fossero incompleti o non esaustivi, vi sarebbero delle precise responsabilità da parte delle strutture aziendali competenti che è compito di Ella individuare e, se così fosse, sanzionare nella misura dovuta. Se, viceversa, il ragionamento dovesse esser diverso, magari legato ai criteri tecnici di misurazione e/o alla percentuale di raggiungimento degli obiettivi, pensiamo sia condivisibile anche da Ella il principio che, essendo argomenti di natura strettamente
tecnica, vanno discussi nei tavoli aziendali competenti e non attraverso comunicati che potrebbero prestarsi ad interpretazioni non pertinenti da parte
di soggetti terzi facilmente inducibili in errore".

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"Siamo certi - scrivono ancora - che anche Ella converrà su tale ovvietà. In nessun caso, nevvero, che si parli della nomina del nuovo OIV o della verifica degli obiettivi prim’anco che dei processi di misurazione della percentuale di raggiungimento degli stessi, saranno accettabili ulteriori dilazioni o ritardi nella corresponsione di quanto dovuto ai Dirigenti Medici e Sanitari che rappresentano il teorema e non il corollario
dell’azienda sanitaria. Ci sia infine consentita una considerazione sulla chiosa finale del comunicato aziendale: quei provvedimenti consequenziali cui la nota fa riferimento esplicito. Poiché non siamo adusi al ruolo di turiferari della prima o dell’ultima ora ribadiamo una cosa ovvia che siamo certi Ella non potrà non condividere: le autorità che riconosciamo sono tre, la Costituzione Repubblicana, lo Statuto dei Lavoratori e il nostro CCNL. Il resto lo lasciamo volentieri a chi invece è abituato ad identificarsi nel sostantivo di cui sopra".

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