Oltre 50 realtà sociali e ambientaliste hanno preso parte ieri a una grande mobilitazione a Roma, chiedendo alla COP29 un impegno concreto per la transizione ecologica e per combattere la crisi climatica. L'evento, che ha visto una partecipata street parade gioiosa e creativa, si è inserito nel quadro delle mobilitazioni globali durante la COP29 in corso in Azerbaijan, dove i leader mondiali sono stati sollecitati ad adottare politiche ambiziose per fermare il cambiamento climatico e affrontare la perdita di biodiversità.
La società civile ha risposto con forza e determinazione in un momento storico in cui le politiche internazionali sembrano allontanarsi sempre di più dagli obiettivi di sostenibilità. Tra i partecipanti, anche un numeroso gruppo di soci di Legambiente Calabria, tra cui molti giovani, che sono giunti nella capitale dopo un lungo viaggio in autobus. La Calabria è infatti tra le regioni più vulnerabili agli effetti devastanti del cambiamento climatico, rischiando di pagare un prezzo molto alto che colpirà in particolare le generazioni più giovani, già esposte a una serie di ingiustizie sociali ed ecologiche.
“I ragazzi e le ragazze che sono arrivati a Roma per far sentire la loro voce – ha dichiarato Domenico Saragò, referente dello Youth4Planet di Legambiente Calabria – dimostrano ancora una volta che la questione ambientale rappresenta una priorità per la nostra generazione. La Calabria, una terra straordinariamente ricca di risorse naturali, rischia oggi di essere tra le regioni più colpite dalla crisi climatica. Il nostro impegno è per il futuro e per il diritto a vivere in un mondo giusto e sostenibile”.
“La Calabria, insieme a tante altre realtà, ha deciso di non rimanere in silenzio, ma di scendere in piazza, di impegnarsi, di battersi per la tutela del nostro territorio e per il nostro benessere collettivo – ha dichiarato Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. – È un momento storico in cui dobbiamo tutti prendere consapevolezza della necessità di azioni concrete e immediate per contrastare il cambiamento climatico.”
La manifestazione di Roma si unisce alle istanze del progetto “Calabria al Centro del Mediterraneo” che Legambiente Calabria sta portando avanti, quale vincitrice di un bando della Regione Calabria per il sostegno di progetti di rilevanza locale promossi da ODV, APS e fondazioni del terzo settore, e co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e che punta alla promozione di percorsi educativi sui cambiamenti climatici, destinati soprattutto alle scuole, e alla sensibilizzazione sulle problematiche ambientali. Il progetto pone un accento fondamentale sull'importanza del coinvolgimento giovanile, come dimostra la partecipazione attiva di tanti giovani nella Capitale.
La manifestazione a Roma ha lanciato un appello forte e chiaro: è necessario un cambio di rotta radicale nelle politiche ambientali ed energetiche, per evitare le conseguenze disastrose della crisi climatica. La Calabria, regione tra le più colpite da eventi climatici estremi, è in prima linea in questa battaglia. La società civile e, in particolare, i giovani sono chiamati a una partecipazione attiva per costruire un futuro più equo, giusto e sostenibile. Il messaggio che arriva da Roma alla Calabria è chiaro: è ora di resistere, agire e non lasciare che le scelte politiche del presente pregiudichino il futuro delle nuove generazioni.
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