Dopo il rinvio della seduta del 16 ottobre scorso richiesto da CalMe per la mancata trasmissione del Piano di Monitoraggio e Controllo, mercoledì 6 novembre si preannuncia una giornata ad alta tensione per i lavori conclusivi della Conferenza dei servizi per il rilascio da parte della Regione Calabria del provvedimento autorizzatorio unico per il progetto di ampliamento della capacità di valorizzazione energetica del CSS (Combustibile solido secondario derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani non pericolosi) nell’impianto della CalMe Cementi di Marcellinara.
Sono, infatti, in corso di approfondita analisi, da parte dei tecnici e consulenti del Comune di Marcellinara, i documenti trasmessi dalla Regione Calabria riguardo il Piano di Monitoraggio e Controllo redatto da ARPACAL e il modello di simulazione sulla diffusione degli inquinanti in atmosfera, considerato che la CalMe ha richiesto un ampliamento delle potenzialità di impiego di combustibile derivato dai rifiuti che la classifica a tutti gli effetti con un impianto di co-incenerimento dei rifiuti. E questo non a detta del Comune di Marcellinara, bensì secondo quando scritto a chiare lettere nella normativa nazionale e comunitaria.
“Sulla base di quello che ho avuto modo di approfondire nell’ultima settimana dalla trasmissione della nuova documentazione – ha dichiarato il Sindaco Vittorio Scerbo - mi aspettavo una maggiore considerazione delle proposte costruttive avanzate dal Comune di Marcellinara. C’è ancora tempo per dimostrare, nei fatti, quel buon senso che, invece, viene invocato da CalMe solo per il giudizio dell’Amministrazione Comunale”.
“Sottolineo comunque con forza – ha evidenziato il Sindaco Vittorio Scerbo- che non ci sarà nessun passo indietro dell’Amministrazione Comunale nell’azione messa in campo a tutela e salvaguardia della salute dei cittadini. Le rassicurazioni – ha ribadito il sindaco Vittorio Scerbo – non si possono limitare alle parole ma bisogna ritrovarle nelle tecnologie e nei monitoraggi accurati e continui proposti, nelle soluzioni tecniche infrastrutturali esistenti sul mercato per garantire l’abbattimento degli inquinanti più pericolosi. Questo significa veramente tenere alla salute dei cittadini e alla salvaguardia dell’ambiente del nostro territorio e non certo fare allarmismo spicciolo come qualcuno ci vorrebbe accusare di fare”.
Mercoledì si preannuncia, quindi, una giornata decisiva. Il Comune di Marcellinara, attraverso le parole del sindaco (che nella qualità di Autorità sanitari locale ha interessato anche l’ASP per gli aspetti di valutazione dell’impatto sanitario), non è intenzionato a fermarsi qualora il provvedimento autorizzatorio della Regione non tenga nella dovuta considerazione quanto osservato e controdedotto tecnicamente dall’ente con le consulenze accurate presentate in questi mesi.
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