Codacons: "Bankitalia commissari la Banca di Credito cooperativo del Crotonese coinvolta nell'inchiesta Thomas"

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Francesco Di Lieto
  09 febbraio 2020 12:21

«Oi Pino, io c’ho un giocattolo nelle mani (la banca) che lo posso fare andare come cazzo voglio, e quando tu tieni la banca… io più in questo momento deve capire Nicola Adamo che a Crotone sono uno che conta… che io non ti pensare che gli faccio i favori alle persone… per i voti gli faccio i favori, che il potere mio è politico. ...se facciamo questo voi avete a Crotone un suddito, un suddito ... io divento tuo suddito a Crotone.»

Parole e musica del presidente di una banca calabrese che illustra la “mission” dell’istituto ad un politico di razza, per dichiararsi pronto a diventare “suddito” del potentissimo deus ex machina della politica calabrese.
Ovviamente tutti innocenti fino alla cassazione (prescrizione permettendo), intanto, mentre aspettiamo qualche decennio, chissà quante telefonate simili ci saranno.
È oramai trascorso un mese dalla richiesta che il Codacons ha rivolto alla Banca d’Italia - sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, facendo riferimento all'inchiesta Thomas - affinché provveda ad inviare i propri ispettori” presso la Banca di Credito Cooperativo del Crotonese.
I recenti crack e la necessità di tutelare i risparmiatori lo imponevano e lo impongono.

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Sarebbe importante conoscere i motivi per cui “comuni mortali, cittadini senza santi in paradiso”, si vedevano negare finanziamenti o ricevevano segnalazioni pregiudizievoli e durissime richieste di immediati rientri,  mentre, secondo l’ipotesi della Procura suffragate da alcune telefonate illuminanti, ci sarebbero state “agevolazioni e favoritismi … a vantaggio delle cosche di ‘ndrangheta”.
Durissimi con i deboli, sudditi con i potenti - prosegue Di Lieto. Che poi nessuno dica (o finga) di non sapere.
L’azione di vigilanza della Banca d’Italia deve garantire e proteggere i consumatori, contrastare il riciclaggio, il finanziamento della criminalità ed evitare situazioni come i recenti “fallimenti” della Popolare delle province calabre o della Popolare di Bari. Proprio questo motivo il Codacons sollecita Bankitalia a porre in essere, senza ulteriori ritardi, tutte le attività ispettive che le competono. Prima che sia troppo tardi.

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Sarebbe davvero una vergogna che i supposti legami tra il Presidente del Credito Cooperativo del Crotonese, la cosca Grande Aracri e alcuni notabili calabresi – conclude Di Lieto – finissero per pagarli i clienti della banca.

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