Coisp Catanzaro: “Visto che la Questura non ha parlato del malessere fra i poliziotti adesso ne parliamo noi”

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Coisp
  31 gennaio 2020 17:11

"La nostra sigla sindacale non condivide i freddi dati del bilancio sociale snocciolati dal Questore di Catanzaro sull'attività 2019 svolta dalla Questura nella nostra provincia". Lo denuncia il Coisp.

"Condividiamo quanto denunciato da altre OO.SS della P.S. in quanto si continua a registrare un largo e diffuso malessere tra i Poliziotti in servizio a Catanzaro, dove i carichi di lavoro aumentano vertiginosamente un po' in tutti gli uffici visto gli organici sempre piu' risicati, cosi come lo stress da lavoro correlato, mentre l'amministrazione di pari passo escogita ogni soluzione  pensabile per comprimere il ricorso allo straordinario e di altri diritti tra i quali ricordiamo la corresponsione dei ticket restaurant, cosa che non fa altro che mortificare la professionalità degli appartenenti alla Polizia di Stato di ogni ordine e grado.

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Tutto questo in un amministrazione dove tra l'altro i suicidi sono una triste realtà, i riconoscimenti premiali sono un miraggio per molti, e dove di contro fioccano i procedimenti disciplinari a carico dei colleghi, con richieste sanzionatorie spropositate alle presunte negligenze.

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Stessa cosa la riscontriamo con i rapporti informativi dove in un precedente comunicato abbiamo denunciato la grave situazione che hanno vissuto e stanno vivendo alcuni ispettori e sovrintendenti i quali inspiegabilmente vengono penalizzati da rapporti informativi che a nostro giudizio non rendono giustizia ai giudicati, rispetto ad altre realtà della penisola e che sembrano strumenti di ritorsione più che valutativi, cosa che ha fatto intervenire la nostra segreteria nazionale con una richiesta di ispezione ministeriale ai sovraordinati uffici dipartimentali per far luce sulla vicenda.

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Non tralasciamo poi la problematica dei trasferimenti dove diversi colleghi sono stati trasferiti dalla sera alla mattina senza neanche essere interpellati, e dove le circolari vigenti in materia non vengono osservate né esistono quelle graduatorie interne di cui il Coisp pretenderà l'istituzione al fine di poter sindacare sull'applicazione dei principi di trasparenza, equità ed imparzialità  a cui la pubblica amministrazione deve necessariamente  ispirarsi".

Detto ciò"il Coisp ponendosi come baluardo in difesa della categoria e di quella dignità che a botte di compressioni  qualcuno evidentemente vorrebbe toglierci , chiede una immediata inversione  di  rotta e non per ultimo di non sottovalutare l'aspetto umano.

Non abbiamo Robocop sotto le divise, ma dietro ogni Poliziotto si nasconde un padre/una madre, un marito/una moglie, un nonno/ una nonna, un figlio / una figlia che inevitabilmente devono fare i conti con una vita quotidiana che aggiunge stress e aspettative da soddisfare ed interessi da controbilanciare, se non si considera questo non potremmo mai essere e costruire una Amministrazione moderna e civile, come la grafica delle nostre nuove qualifiche vorrebbe richiamare.... ma saremo sempre e solo dei caporali di giornata ancorati a delle stellette tolte dalle giacche ma rimaste bloccate nella nostre teste" .

 

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