Non convalida il fermo, ma applica la misura cautelare degli arresti domiciliari a Loredana Ferraro e spedisce in carcere Lorenzo D'Elia, Gianpaolo Tripodi e Andrea Caracciolo. Unico scarcerato Vittorio Falvo. Queste le prime decisioni assunte dal gip Maria Cristina Flesca nell'ambito dell'indagine - nome in codice "Secreta collis" - su fiumi di droga e traffico di armi da guerra che ha portato all'esecuzione di 20 fermi e 12 indagati a vario titolo in una presunta e pericolosa organizzazione criminale con collegamenti ad articolazioni di ’ndrangheta che operano anche in territori diversi rispetto a quello catanzarese.
LE POSIZIONI
Loredana Ferraro, coniuge di Marco Riccelli, unitamente al compagno avrebbe detenuto sostanza stupefacente per l'associazione e veniva incaricata sia di contattare i clienti per offrire loro la sostanza stupefacente sia di indirizzare altri spacciatori che lavorassero per l'associazione.
Giampaolo Tripodi, partecipe all'associazione, da cui si sarebbe rifornito stabilmente di sostanza stupefacente per lo spaccio, con il compito altresì di coadiuvare Marco Riccelli nel confezionamento della sostanza stupefacente, operando nei luoghi di occultamento della stessa.
Lorenzo D'Elia, sarebbe un partecipe dell'associazione, da cui si rifornisce abitualmente di hashish per lo spaccio al minuto.
Andrea Caracciolo, presunto partecipe all'associazione, da cui si rifornisce a credito di sostanza stupefacente, che provvede a smerciare e a pagare dopo lo spaccio al dettaglio, facendo incassare all'associazione circa 1500 euro a settimana; mette inoltre a disposizione dell'associazione un terreno sito nel quartiere Jano di Catanzaro per l'occultamento dello stupefacente.
Unico scarcerato Vittorio Falvo, accusato di essere partecipe all'associazione, da cui si rifornisce di sostanza stupefacente, stando stabilmente a disposizione degli associati per provare nuove partite di droga e acquistarle, pagando immediatamente, ove di gradimento. Per lui nessuna misura cautelare, in accoglimento della tesi difensiva portata avanti dal suo avvocato difensore Francesco Iacopino (LEGGI QUI)
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