"Sorical continua a trattare l'acqua come se fosse di sua proprietà. Nel 2011 gli italiani furono chiamati a votare per un referendum popolare ed in massa decisero che l'acqua sarebbe dovuto essere un bene primario, pubblico e non mercificabile. Quel referendum è stato completamente ignorato ed oggi ci ritroviamo con una azienda come Sorical che sebbene a maggioranza pubblica, continua con la logica del profitto anche su di una cosa che non può sia per legge che per diritto divino.
La minaccia, perché di questo si tratta, che Sorical ha annunciato tramite stampa, di sospensioni e distacchi del servizio alle famiglie morose, non può essere accettata e non può passare. Certo le tasse vanno pagate ed i cittadini devono onorare gli impegni per quanto riguarda l'erogazione dei servizi di cui beneficiano ma non si deve andare a conculcare diritti e beni essenziali primari come l'uso dell'acqua.
Non è dato sapere se tra le famiglie morose che riceveranno distacchi o sospensione, vi siano presenze di anziani, disabili o bambini. Invito il sindaco di Lamezia Terme ed ogni singolo consigliere comunale eletto, a vigilare ed affermare il sacrosanto principio che l'acqua nessuno può venderla , perchè vendere un bene è qualità di un proprietario, mentre l'acqua è bene pubblico come stabilito dal referendum nel 2011".
Così in una nota Igor Colombo
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